RENDE Marcello Manna si fa solo vedere ma dopo un’ora di attesa rispetto alla scaletta se ne va. Sandro Principe è assente (ci sono i fedelissimi Clelio Gelsomino, Cesare Loizzo, Fabio Liparoti e Sergio Tursi Prato) ma arriverà poco dopo le 18, mentre è freschissima la notizia della Cassazione che annulla con rinvio le sentenza d’appello sul cosiddetto Sistema Rende (QUI LA NOTIZIA).
Accolto da due applausi, Principe si definisce «segnato e seguito dagli dei non positivi, dopo che abbiamo agito sempre in modo pulito. Finché la cultura riformista ha dominato in questa città ci sono stati gli anticorpi agli ambienti malati, poi siamo stati fatti fuori ma non dall’elettorato…». «Nei prossimi giorni avrei voluto fare un discorso che accenno qui stasera, parole di responsabilità a tutte le forze politiche, non siamo al mercato rionale dove ognuno si alza e indossa una fascia, ma siamo nel territorio che muoverà i destini della provincia». «Non è la serata adatta per fare annunci – aggiunge Principe – ma io sono nato socialista e morirò socialista. Non so come mi comporterò ma chiedo a tutti un impegno a lavorare per Rende, qualsiasi mia decisione vorrò confrontarla con voi per avere un aiuto sincero, è il tempo dei valori, della passione e della responsabilità». Altri applausi.
In platea molti militanti da Cosenza quindi il calcolo dei probabili voti socialisti a Rende non si può fare: in ogni caso le 208 sedie della saletta ipogea dell’hotel San Francesco, già ridotta dal separé, non si riempiono se non per poco più della metà.
Da Francesco Tenuta, segretario del circolo Psi di Rende, arriva il sostegno alla candidatura di Franz Caruso alle prossime regionali mentre l’intervento del segretario regionale Luigi Incarnato spazia da Trump alla Cina al sistema Europa da riformare, dalle citazioni di Brodolini all’intelligenza artificiale.
Poi un riferimento alla vecchia guarda a farsi da parte: “Candidiamo i giovani!”, riferimento a Principe (ancora assente)? Su Rende un invito a mettere da parte il finto civismo e «aprire un tavolo del centrosinistra allargato, senza fare entrare dalla finestra chi è uscito dal portone, e senza trasversalismi: al momento non abbiamo candidati in tasca ma Sandro Principe è nel mio stesso campo, nel centrosinistra». Sulle regionali «non perseguiamo il ‘sostituismo’ a Roberto Occhiuto, che gode anche di assenza dell’opposizione, ma pensiamo a vincere per governare, senza focalizzare la campagna sulla critica a Occhiuto ma partendo dai contenuti. E da Rende deve partire un processo che porterà alle Regionali. Nell’ottobre 2021 al Comune di Cosenza il centrosinistra ha vinto mentre alla Regione è stata sconfitta una accozzaglia messa in piedi anche per colpa del Pd», conclude Incarnato.
Se il sindaco di Mormanno Paolo Pappaterra parla da delegato del segretario provinciale del Pd Vittorio Pecoraro che non è potuto esserci, Franz Caruso lo fa da segretario provinciale del Psi più che da sindaco: «La scelta di Rende per la nostra assemblea non è casuale – dice – e Rende tornerà a essere socialista: noi socialisti – aggiunge Caruso rivolgendosi a Principe – prenderemo a cuore il tuo messaggio, metteremo in piedi energie, progetti e risorse che riporteranno quei fasti a Rende come in Calabria: la scelta del nome dovrà tenere conto della storia e della tradizione. A Rende non possiamo perdere, così come a Cassano dove Carmen Gaudiano (presente in sala, ndr) sarà la nostra candidata» (QUI L’ARTICOLO). «Oggi abbiamo un commissario commissariato nella sanità, un governatore malato di annuncite sui social che nella politica reale ha fallito, mentre la Calabria è cresciuta quando a guidarla sono stati i socialisti, così come Cosenza a guida socialista è tornata a essere affidabile e credibile, tanto che il 23 aprile sarà approvato il bilancio consuntivo».
Poco prima delle 18 qualcuno aveva iniziato a sciamare verso l’assemblea di Iantorno, Petrassi e De Rose. Benché in assenza di candidati, siamo pur sempre in campagna elettorale. (e.furia@corrierecal.it)
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