Il Parco delle Serre ha partecipato con successo alla Borsa Mediterranea del Turismo (BMT) di Napoli, presentando la sua offerta di “Turismo Dolce” in Calabria. Durante i tre giorni della fiera, il Parco ha avuto l’opportunità di illustrare a numerosi operatori turistici ed esperti del settore le sue attrattive, tra cui sentieri, cammini, siti culturali e spirituali, i 35 Borghi e i luoghi di interesse naturalistico di pregio come il Bosco Archiforo (uno dei 40 boschi indicati nel manuale di Qing Li come luogo di terapia forestale), Ferdinandea Santa Maria del Bosco e Lacina. Una novità assoluta è stata la presentazione ufficiale di “Foresto”, la mascotte del Parco, che rappresenta il Cervo Italico, simbolo del successo della sinergia tra uomo e natura e esempio di rinascit di una specie che era a rischio estinzione.
Al Parco è stato dedicato un convegno nella Sala Tirreno della fiera, al quale, oltre al Commissario Alfonso Grillo, e al direttore Francesco Pititto, hanno preso parte esperti del settore, professionisti della formazione turistica e del digitale, i quali hanno sottolineato le grandi potenzialità attrattive dell’area delle Serre, nella nuova logica di fare turismo. L’evento ha offerto l’occasione e offerto spunti per arricchire le strategie del modello di turismo sostenibile che il Parco delle Serre a messo in campo. Il Parco delle Serre si conferma così, destinazione di eccellenza per un turismo “ Gentile” responsabile, rispettoso dell’ambiente, in totale connessione con la popolazione residente offrendo esperienze autentiche e immersive nel cuore della Calabria.
Alfonso Grillo afferma: «Stiamo vivendo una fase di profonda trasformazione nel settore turistico, una realtà di cui dobbiamo assolutamente tenere conto e che possiamo sfruttare per consentire alla Calabria quel salto di qualità tanto atteso. Secondo le stime di Open Economics, il potenziale del turismo sostenibile in Italia, al di fuori delle località già consolidate, ammonta a 85 miliardi di euro. Considerando che queste località rappresentano appena l’1% del territorio nazionale, inoltre nel 2030 saranno colpite dal fenomeno del Overtourism, il restante 99% presenta margini di crescita enormi, con un potenziale aumento del PIL italiano del 4,5%. La Calabria non può rimanere esclusa da questa prospettiva, grazie al suo straordinario patrimonio naturalistico, culturale e spirituale, capace di attrarre un turismo di qualità. Uno studio ha evidenziato che il 65% degli americani sarebbe interessato a visitare località meno note dell’entroterra italiano, desideroso di vivere esperienze a contatto con la natura e in stretta relazione con le comunità locali. Questo è ciò che abbiamo definito “Turismo Gentile”, un modello che trova nella Calabria, rinomata per la sua proverbiale ospitalità, la sua più autentica espressione».
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