COSENZA «Nel caso si ripartisse da zero, io mi propongo come preparatore dei portieri. Lo farei gratuitamente. E sono sicuro che altri miei ex compagni sarebbero disposti a seguirmi in questa avventura. Penso a Gigi De Rosa, Ciccio Marino e Ugo Napolitano. Non lo dico per farmi pubblicità. Io da Cosenza ho avuto molto, se posso restituire qualcosa mi metto a disposizione. Ripeto, sono pronto a dare una mano, da preparatore dei portieri o nel settore giovanile. Perché amo Cosenza». A dirlo nel corso dell’ultima punta de “I fatti del calcio”, programma de l’Altro Corriere tv (canale 75) condotto da Giuseppe Milicchio, è stato Gigi Simoni, ex portiere rossoblù degli anni ottanta.
Durante la puntata è intervenuto anche il giornalista della Gazzetta dello Sport Francesco Ceniti: «Io a Cosenza ho vissuto e lavorato – ha detto – so quanto la città tenga alla squadra e immagino quanto oggi si senta mortificata. Non tanto per un derby perso in malo modo, perché può accadere anche alle grandi squadre, ma per come si è arrivati a questa partita, trascinandosi, quasi sperando che si potesse trarre ossigeno in una situazione strana in cui ormai è evidente la spaccatura tra la tifoseria e la società. Ho letto l’ultimo comunicato del club in risposta al sindaco, e mi è rimasto l’amaro in bocca, perché quando ormai una storia è finita è inutile trascinarla. Ora, capisco che possano esserci degli interessi, ma Guarascio secondo me, più che sperare nella salvezza, sta sperando di guadagnare tempo con quel comunicato. Invece di parlare di privacy, dovrebbe dire: ho due trattative sul tavolo, con il Gruppo Citrigno e con il famoso fondo arabo, spiegando qual è quella in stato più avanzato. E poi se c’è una differenza di offerta e cosa ha intenzione di fare. Poi dovrebbe consegnare la squadra al sindaco garantendo fino alla cessione lo stretto necessario come il pagamento degli stipendi e altro. Ormai il suo tempo è finito».
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