REGGIO CALABRIA La storia dell’università mediterranea di Reggio Calabria è recente, soprattutto se paragonata a quella di tanti altri Atenei italiani, di fatto la sua nascita risale agli anni 60 del secolo scorso e nel 1972 in riva allo Stretto scelsero come stemma identitario ed identificativo.
La scelta fu ispirata a stateri e tetradrammi d’argento dell’antichissima Rhegion – battuti dal 488 a.C. circa fino alla conquista della città da parte di Dionisio I di Siracusa nel 386 a.C., l’esemplare più significativo è custodito proprio presso il Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.
Si tratta di un tetradramma il cui rovescio rappresenta la testa di Apollo con corona di alloro, sull’altro versante invece il sigillo accademico rappresenta una testa leonina (leone di Nemea), simbolo del fiorire delle arti e delle scienze presso la scuola pitagorica di Reggio, sorta proprio intorno al 400 a.C.. Con simili e prestigiosi rimandi era davvero singolare che l’Università di Reggio Calabria, cosi come accade per gli altri Atenei in tutto il mondo, non avesse ancora una propria linea di merchandising.
Un vulnus a cui ha posto rimedio il rettore dell’università reggina, Giuseppe Zimbalatti, che ha fortemente voluto la realizzazione di un progetto che porta l’ateneo ad essere più “riconoscibile”. «Si tratta di un progetto importantissimo per la nostra università, per la nostra città, per il nostro territorio, perché coniuga il logo del nostro giovane ateneo con la modernità dell’Università Mediterranea, quindi appartenenza universitaria ma anche forte senso identitario alla nostra Reggio Calabria, dalle tradizioni storiche veramente importanti».
Per il rettore Zimbalatti, «sarà bello per i nostri ragazzi, i nostri colleghi, per i nostri cittadini e per gli studenti stranieri che frequentano la nostra università fregiarsi di questi oggetti che sono da sempre un grande richiamo anche per il turismo. Magari chissà vedremo no studente con la nostra felpa a Londra o a Parigi e far immaginare subito la nostra bellissima città». (redazione@corrierecal.it)
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