L’ex dirigente dei Lavori pubblici Laganà dovrà risarcire la Regione per 4 milioni

CATANZARO «Con sentenza del 17 marzo il Tribunale di Catanzaro – Sezione Seconda civile, in accoglimento della domanda proposta dall’avvocato Oreste Morcavallo nell’interesse della Regione Calabria, ha condannato l’ingegner Giovanni Laganà, già dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Politiche della Casa, al risarcimento del danno in favore della Regione pari ad euro 3587800, oltre interessi e rivalutazione monetaria e spese legali, per un totale di oltre 4 milioni di euro». Lo riporta una nota.  «Il giudizio promosso dalla Regione – prosegue la nota –  traeva spunto da due contratti di transazione stipulati dal dirigente il 7 giugno 2013 con due ditte di costruzioni, che avevano proposto due giudizi davanti al Tar Calabria per i danni conseguenti alle revoche disposte dalla Regione dei finanziamenti concessi alle due società per la realizzazione di 108 alloggi di edilizia sociale nei Comuni di Soverato, Catanzaro e Castiglione Cosentino. Per effetto della transazione la Regione è stata costretta allo esborso dell’importo di euro 3587800 alle due ditte. Con separate azioni la Regione, difesa dall’avvocato Oreste Morcavallo, chiamava in giudizio le due società ed il dirigente generale davanti al Tribunale di Catanzaro. I primi due giudizi si concludevano favorevolmente per la Regione, con la declaratoria di nullità delle transazioni stipulate e la condanna alla restituzione delle somme percepite. Per i due giudizi pende appello. Ora è stata depositata la sentenza nei confronti del dirigente generale, con cui è stata acclarata la responsabilità di questi nella stipula delle transazioni, in violazione degli obblighi di diligenza, di razionalità, logicità ed economicità. Pertanto il Tribunale ha accolto integralmente la domanda condannando l’ingegner Laganà al risarcimento dei danni prodotti alla Regione per euro 3587000, cui aggiungendo gli interessi e la rivalutazione monetaria, si arriva alla somma complessiva di oltre 4 milioni di euro. Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del giudizio – ha commentato l’avvocato Morcavallo – non solo per l’accoglimento delle mie tesi difensive, ma soprattutto perché si delinea la conclusione di una annosa vicenda e la concreta possibilità del recupero, in solido sia verso le ditte che verso il dirigente, dell’ingente importo a carico dell’ente e, quindi, dei cittadini calabresi».

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