ROMA Tutto da rifare in Appello per gli imputati del processo “Mythos” risalante ormai a circa vent’anni fa. I giudici della Corte di Cassazione, infatti, hanno annullato la sentenza impugnata nei confronti di Francesco Cicino, Vincenzo Gallelli, Vincenzo Alessio Novella, Salvatore Papaleo, Carmelo Vitale e Maurizio Tripodi.
Cicino era stato assolto in Appello con una sentenza di «non doversi procedere per intervenuta prescrizione» e di assoluzione «perché il fatto non sussiste» mentre in primo grado era stato condannato a 13 anni e 11 mesi di carcere. Era stato condannato a 10 anni, invece, Vincenzo Gallelli, così come Vincenzo Alessio Novella e Maurizio Tripodi. Erano stati inflitti 10 anni e due mesi a Salvatore Papaleo.
Rinvio per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d’Appello di Catanzaro anche per Vincenzo Gallace, per il reato al capo 1 e relativamente alla continuazione con i reati per i quali è già stato condannato dalla Corte d’Appello di Roma e poi divenuta irrevocabile il 25 novembre 2020. E poi per alcuni capi d’imputazione anche per: Colubriale Rosario, Giannini Antonio, Latassa Fabrizio e Origlia Domenico
L’inchiesta “Mythos”, dunque, registra un nuovo capitolo di una storia lunghissima e molto travagliata. L’indagine, ifnatti, si era sviluppata nel lontanissimo settembre 2004 su richiesta della Dda di Catanzaro. Poi il Tribunale del capoluogo, accogliendo la relativa richiesta avanzata dalle difese, si era dichiarato territorialmente incompetente, disponendo gli invio degli atti all’Autorità Giudiziaria di Roma, osservando come i più gravi reati oggetto di contestazione risultassero commessi in territorio laziale. Nella notte tra il 21 e il 22 settembre 2004, furono interessati 57 indagati: 47 in carcere e sottoporne10 agli arresti domiciliari. (Gi.Cu.)
Nel collegio difensivo: Salvatore Staiano, Mauro Ruga, Giuseppe Gervasi, Alfredo Arcorace, Vincenzo Cicino, Giovanni Tedesco, Vincenzo Garruba.
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x