CATANZARO I congressi del Pd in Calabria hanno «un significato importante perché verranno caratterizzati anche dalla nostra proposta politica per costruire l’alternativa alla Regione e in Italia». Lo afferma il segretario regionale del Pd, il senatore Nicola Irto, all’indomani della direzione del partito che – come anticipato dal Corriere della Calabria – ieri ha approvato all’unanimità il regolamento e le date dei congressi, da quello regionale a quelli provinciali e di circolo. A margine della presentazione, a Tiriolo, delle proposte del Pd calabrese sul tema delle aree interne e della unione dei Comuni montani, Irto si sofferma sull’attualità politica, rinnovando le critiche al governo regionale e a quello nazionale – «Meloni e Occhiuto lavorano in maniera straordinaria a fare gli influencer sui social» – e alle prossime elezioni amministrative, in particolare quelle di Lamezia Terme – che per Irto saranno «una battaglia nazionale» – e di Rende, dove la casella del candidato sindaco è ancora da chiudere.
La fase dei congressi che si è di fatto già aperta in Calabria ha «un significato importante, esordisce Irto che poi contesta «le letture deviate e letture sceniche che sono state fatte, alla luce di due dati. Il primo: evidentemente non si è abituati a un partito che fa i congressi, perché negli altri partiti i segretari regionali o provinciali vengono scelti con due righe che fa il capo di Roma. Noi siamo un partito che fa i congressi. Il secondo: in Calabria siamo arrivati all’ordinarietà. Avevamo i commissari, poi abbiamo fatto i congressi, è passato il tempo statutariamente previsto e ora i congressi si fanno a scadenza naturale con una discussione importante, perché in questo caso – rimarca Irto – verranno caratterizzati anche dalla nostra proposta politica per costruire l’alternativa alla Regione e in Italia». Irto quindi evidenza: «Avremo un tema centrale, quello di raccontare le ragioni della Calabria e del Mezzogiorno rispetto a un governo regionale che si è girato dall’altra parte ma anche rispetto a un governo nazionale che ha abbandonato il Mezzogiorno e la Calabria. Qualcuno infatti dica alla Meloni che esiste una questione meridionale e che esiste un disastro chiamato sanità in Calabria: dovrebbe occuparsi di questo invece di girarsi dall’altra parte come ha fatto in questi due anni e mezzo. Nel silenzio generale – sostiene il segretario del Pd calabrese – hanno cancellato la Zes allocata a Gioia Tauro, che poteva essere grande opportunità anche per grandi player mondiali con un credito d’imposta che andava dal 60 al 65%. Con un colpo di penna il governo Meloni ha fatto una Zes unica e quella convenienza a investire a Gioia Tauro si è abbassata tra il 10 e il 15%. Questo significa affossare definitivamente la più grande infrastruttura del Mezzogiorno. Il governo Meloni è perfettamente allineato, in negativo, con il governo Occhiuto: invece di assumere impegni e decisioni concreti per la Calabria Meloni e Occhiuto lavorano in maniera straordinaria a fare gli influencer sui social».
Un altro tema sul tappeto le prossime Amministrative, in particolare a Lamezia Terme, dove la partita della candidatura a sindaco è stata definitivamente e positivamente risolta, e Rende, dove invece la partita della candidatura è ancora aperta anche perché sul Pd e sul centrosinistra aleggia la figura ingombrante di Sandro Principe. «Abbiamo chiuso la vicenda Lamezia Terme – spiega Irto – con una coalizione larghissima che va oltre il centrosinistra classico, ci siamo allargati anche ad altri soggetti politici, penso ad Azione o ad altri movimenti cittadini importanti. Lamezia Terme sarà una battaglia nazionale: siamo molto fiduciosi, abbiamo come candidato sindaco Doris Lo Moro, una personalità che non ha bisogno di presentazioni, e ci giochiamo davvero la cifra del filotto che abbiamo fatto in tutte le altre città capoluogo di provincia in Calabria nelle quali siamo stati vincenti. Su Rende c’è la volontà del Pd di mettere assieme la coalizione progressista. Sono convinto – prosegue il segretario regionale del Pd – che l’assemblea pubblica degli iscritti con tutte le forze sociali e politiche del centrosinistra progressista sia un fatto nuovo e positivo. Io auspico, e l’ho chiesto anche a livelli territoriali, che si lavori all’unità delle forze progressiste perché Rende è una città importante che merita di essere governata. Mi sembra che questo appello al momento sia stato raccolto. Vediamo cosa si svilupperà nelle prossime ore e nei prossimi giorni». (a. cant.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x