Lunedì 24 marzo Sandro Principe annuncerà la sua candidatura a sindaco. È presumibile che lo faccia fuori dagli schemi del centrosinistra e che vi saranno tre candidati in lizza per andare al ballottaggio. Quello del centrodestra, Marco Ghionna, quello del centrosinistra, non ancora ufficializzato, e lo stesso Principe.
Fare previsioni è azzardato ma nessuno nega all’ex sottosegretario le potenzialità di giocarsi la partita.
Quando si parla di rinnovamento in politica si rischia di cadere nell’errore che essa sia un fatto anagrafico. Invece, soprattutto nei comuni, è un fatto di proposta e di innovazione. Fu così per Giacomo Mancini il 1993 a Cosenza.
Rende è una città importante. Per la sua storia e le sue vocazioni.
Chiunque vinca le elezioni dovrà farsi carico comunque di costruire percorsi in linea con una città unica che, seppure sia stata bocciata dal referendum, ha una sua attualità nelle scelte urbanistiche e sociali.
Dare un significato diverso a queste elezioni sarebbe sbagliato. Ogni elezione è diversa. Certo, una vittoria di Principe porterebbe incredibilmente le due città simbolo dell’ area urbana ad avere entrambe un primo cittadino socialista.
La speranza è che dopo anni dolorosi Rende possa vivere una campagna elettorale ricca di contenuti e di idee. Gli slogan non servono più.
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