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il dibattito politico

«Se non si punta sulle aree interne questa terra muore». Il “Manifesto” del Pd per fermare la fuga dalla Calabria

Il dem illustrano le misure per la difesa e per il rilancio delle aree interne e lanciano la proposta di legge sull’unione dei Comuni montani

Pubblicato il: 22/03/2025 – 16:17
«Se non si punta sulle aree interne questa terra muore». Il “Manifesto” del Pd per fermare la fuga dalla Calabria

TIRIOLO Arginare lo spopolamento sempre più inesorabile e la fuga dei giovani pure questa sempre più inesorabile, ma innescare anche politiche di sviluppo. Il Pd della Calabria mette a punto la sua sfida identitaria per la difesa e il rilancio delle aree interne presentando il “Manifesto” frutto dell’elaborazione degli “Stati Generali” di Mormanno con la leader Elly Schlein e della Festa dell’Unità di Taverna in abbinata alla proposta di legge depositata mesi fa dal gruppo dem in Consiglio regionale sull’unione e sulla fusione dei Comuni montani. A fare da sfondo all’ultima tappa della campagna del Pd calabrese per le aree interne è Tiriolo, centro nel cuore del Catanzarese che è quasi un simbolo della Calabria più profonda, quella che ha grandissime potenzialità e straordinarie ricchezze e bellezze ma che soffre per la mancanza di servizi e di attenzione dai livelli decisori, sia regionali che nazionali.

Il “Manifesto”

Così Pasqualino Mancuso, responsabile aree interne del Pd Calabria, illustra il “Manifesto” e la proposta normativa (consultabili alla fine dell’articolo): «La proposta di legge presentata dal gruppo consiliare – ha detto Mancuso – serve a far comprendere che dobbiamo mettere in piedi un’iniziativa che riesca a modificare il sistema di governance. Noi pensiamo che intorno a questo disegno di legge si possa ritrovare un momento di convergenza anche con le forze di maggioranza che hanno presentato tempo fa, su iniziativa del presidente del Consiglio regionale Mancuso e dell’assessore Gallo, una proposta simile. Noi abbiamo detto pubblicamente e da tempo che siamo disponibili al confronto, purché si faccia nel modo giusto, nella sede propria, che è la prima Commissione del Consiglio regionale.  Si tratta – aggiunge Mancuso – di favorire con forti incentivi le unioni dei comuni per migliorare efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa. Abbiamo Comuni che vivono una condizione drammatica sul versante della finanza pubblica, non hanno risorse umane, non hanno uffici tecnici, non hanno servizi sufficienti ed efficienti e quindi c’è bisogno di metterli insieme. Poi le realtà locali si autodetermineranno, ma noi dobbiamo dare loro la possibilità di farlo. Noi abbiamo poi voluto individuare anche disposizioni urgenti per l’attuazione della “Snai”, a cominciare dall’elisoccorso che negli ultimi mesi è stato veramente un problema molto avvertito in tutta la regione».  

L’iniziativa del Pd Calabria a Tiriolo

Gli interventi

A intervenire quindi il segretario regionale del Pd, Nicola Irto: «Non c’è una strategia da parte della Regione sulle aree interne e questo è grave perché rischiamo nel giro di dieci anni di avere il raddoppio dei paesi fantasma in Calabria. Bisogna intervenire subito perché le aree interne rappresentano quasi il 70% del territorio regionale. Se non si punta su questo 70% muore la Calabria. Per questo ci siamo caricati anche la responsabilità di fare una proposta legislativa, di offrirla al Consiglio regionale, di poterla discutere. Numerosi sindaci ogni giorno ci chiedono un sostegno, quello che – rileva Irto – la Regione a guida centrodestra non dà perché è sorda e si gira dall’altra parte. E il tema delle aree interne sarà per noi uno dei temi prioritari su cui vogliamo costruire l’alternativa al governo del centrodestra alla Regione e in Italia». Diversi i contributi all’iniziativa di Tiriolo: «Noi – dice a sua volta il capogruppo dem alla Regione, Mimmo Bevacqua – siamo molto sensibili a questo tema, centrale anche nell’agenda del partito nazionale. Se oggi non si avvia una discussione seria sulle aree interne e non si inverte il trend, si rischiano gravi danni al tessuto socio-economico calabrese. Il centrodestra non ha investito un euro né attraverso il Pnrr né attraverso la Strategia per le aree interne e questo è un limite che cercheremo di colmare attraverso un confronto serrato con i territori». Secondo Anna Pittelli, responsabile Pd per le tematiche del lavoro, «il lavoro è la precondizione per bloccare questa emigrazione costante che le aree interne subiscono doppiamente. La Calabria ha perso 20.000 giovani in 10 anni, e queste aree subiscono anche l’emigrazione verso il centro. Quindi chiediamo alla Regione Calabria intanto di dotarsi di una strategia regionale delle aree interne 2021-27 perché noi siamo a metà del ciclo di programmazione e ancora questa strategia non c’è. Ci sono tanti giovani calabresi che sono tornati, che vivono nelle aree interne e che stanno provando a rigenerarle: ecco, sono loro il nostro punto di partenza». Per Francesca Dorato, responsabile Transizione ecologica del Pd calabrese, «nella strategia per le aree interne è importante puntare anche sull’ambiente, sulla valorizzazione, sulla transizione ambientale, sulla digitalizzazione, sulla mobilità sostenibile, tutti aspetti che in queste aree si possono tradurre anche in sviluppo economico e sociale, consentendo anche di mantenere quei servizi che purtroppo vengono ogni giorno smantellati». In videocollegamento un indirizzo di saluto di Marco Nicolai, responsabile nazionale Aree interne del Pd: «La proposta di legge del Pd calabrese, che sostengo con forza, è importante perché in tutte le regioni deve aprirsi una riflessione su questo strumento dell’unione dei comuni montani, che  può consentire ai territori una gestione più adeguata e un maggiore protagonismo su alcuni temi come la gestione del territorio rurale e del demanio forestale, e può consentire ai Comuni più piccoli di gestire meglio i servizi essenziali salvaguardando l’identità municipale». (a. c.)

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