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Stili di vita scorretti, boom di casi di tumore del colon-retto tra gli under 50

Le diagnosi sono in continuo aumento in Italia, con circa 50.000 nuovi casi ogni anno

Pubblicato il: 22/03/2025 – 12:31
Stili di vita scorretti, boom di casi di tumore del colon-retto tra gli under 50

ROMA Complici gli stili di vita scorretti, è boom di casi di tumore del colon-retto tra i giovani sotto i 50 anni, in particolare tra i 30 e i 45 anni, non si tratta più di una neoplasia della terza età; per di più le diagnosi sono in continuo aumento in Italia, con circa 50.000 nuovi casi ogni anno. È quanto ricordato dagli esperti dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano a pochi giorni dalla Giornata Mondiale contro il tumore del Colon-Retto che si celebra il 31 marzo. “La diagnosi precoce è fondamentale per combattere questa malattia” – afferma Isacco Montroni, Direttore dell’Unità Complessa di Chirurgia Colon-Rettale presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “Il programma di screening nazionale, basato sul test del sangue occulto nelle feci, è essenziale, ma non sempre viene adottato con la necessaria frequenza. All’INT, grazie anche al contributo del Dipartimento di Oncologia Sperimentale, stiamo sviluppando tecniche diagnostiche più avanzate e meno invasive, rispetto ad esempio alla colonscopia, come l’analisi delle alterazioni genetiche dei tumori o dello stato immunitario, tramite un semplice prelievo di sangue”. Tra i progetti innovativi in corso vi è ‘BioLynch’, guidato da Marco Vitellaro presso l’INT, per sviluppare una metodica di diagnosi precoce attraverso biomarcatori nel sangue, particolarmente utile per pazienti con predisposizioni genetiche. Contemporaneamente, l’Istituto è in prima linea nell’innovazione terapeutica. L’immunoterapia, in particolare, sta aprendo nuove prospettive nel trattamento pre-operatorio del tumore del colon-retto. Lo studio ‘Unicorn’ esplora l’efficacia di questa terapia, con risultati promettenti che potrebbero ridurre la necessità di intervento chirurgico e migliorare le probabilità di successo. Infine, l’Istituto lancia un appello a seguire stili di vita sani. “Studi scientifici confermano che fattori di rischio modificabili, come il fumo e l’obesità, non solo aumentano l’incidenza del tumore, ma aggravano anche le complicanze post-operatorie e la prognosi complessiva”, avverte Montroni. “Il rischio di complicanze e mortalità è quasi doppio nei fumatori rispetto ai non fumatori. Questi fattori, insieme a una dieta scorretta e alla sedentarietà, sono la causa principale dell’aumento della patologia tra i pazienti sotto i 50 anni. È fondamentale intervenire sui comportamenti legati allo stile di vita per ridurre il rischio”.

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