COSENZA «Negli ultimi anni abbiamo registrato un calo delle presenze superiore al 30%, in maggior parte dall’hinterland: la viabilità rappresenta un ostacolo per i nostri potenziali clienti che, anziché cercare inutilmente un parcheggio o rischiare una multa per una sosta di qualche minuto, preferiscono recarsi in un centro commerciale o comunque a Rende, dove è tutto più agevole»: quello dei commercianti del centro non è il classico lamento ma una fotografia dello stato attuale da cui partire per rilanciare il settore. È l’obiettivo della Consulta del Commercio, Artigianato e Attività produttive che oggi consegnerà al sindaco Franz Caruso e all’assessore Damiano Covelli un documento in 9 punti in cui si propone «l’attraversamento del Parco del Benessere con strade di collegamento tra via XXIV Maggio e viale Mancini».
La consulta ha raccolto una cinquantina di firme tra gli esercenti di una delle strade storicamente a maggiore vocazione commerciale della città: già luogo delle officine della vicina (ex) stazione ferroviaria, oggi vanta insegne storiche come Bilotti, Ventura e Sesti, attività che stanno soffrendo una situazione sclerotizzata: via XXIV Maggio, a seconda dell’orario, si mostra o deserta o super trafficata, con la sua unica carreggiata da cui transitano anche i pullman. «Da quando sono state pedonalizzate tutte le traverse che portano all’isola pedonale abbiamo registrato un calo nelle vendite – racconta Massimo Sisca, titolare di uno storico negozio di generi alimentari all’angolo con via Macallé –, non avere sbocchi su viale Mancini, arteria a sua volta di una sola carreggiata, è anche rischioso per la sicurezza, mancando le vie di fuga non sono rari i casi in cui un’ambulanza in emergenza si trovi imbottigliata nel traffico».
Di qui la proposta di realizzare almeno due strade, «una in uscita da via XXIV Maggio attraverso via del Tigrai (hotel Centrale) e due in entrata a via Molinella e via Giuliani, o in alternativa via Galliano», si legge sul documento che sarà sottoposto all’amministrazione comunale. Che valuta già da tempo questa ipotesi su cui però grava un dubbio: il Parco del benessere “Jole Santelli” è vincolato? Pare che dal 2025 sia del Comune, evenienza che – se confermata – permetterebbe di intervenire sull’area creando le bretelle per il traffico veicolare.
«La situazione genera una grossa penalizzazione per i commercianti e i residenti dell’intera area – si legge nel documento della Consulta –, è necessario decongestionare il traffico che si crea tra Due Fiumi e Autostazione».
Più in generale, «i cambi di sensi di marcia fanno danni se non sono ponderati – questa la voce unanime dei commercianti del centro città –, basti vedere le tante saracinesche abbassate anche su viale Mancini. Oltre alle ricadute economiche e umane per chi è costretto a chiudere, per non parlare dell’impoverimento del tessuto sociale, si tratta pur sempre di introiti che vengono a mancare per le casse comunali: noi paghiamo le tasse, paghiamo anche l’ombra delle tende e le piante che mettiamo…».
Nata un anno e mezzo fa, la Consulta del Commercio, Artigianato e Attività produttive riunisce circa 130 esercenti (all’inizio erano 80), ha un ruolo di mediazione e fa da “cuscinetto” tra le istanze che arrivano dal basso e il livello politico-istituzionale chiamato a dare risposte. «Invitiamo i commercianti a segnalarci le loro criticità – affermano Mariagrazia Cavaliere e Sisca, presidente e vicepresidente della Consulta – perché l’amministrazione comunale in qualche modo risponde». La mail a cui inviare richieste e segnalazioni è consultaperilcommercio@comune.cosenza.it.
«Il nostro – aggiungono – è un settore che non ha una identità a sé ma rappresenta l’anima della città, per vivere ha bisogno che funzioni tutto, dal decoro urbano all’illuminazione, e se a sua volta funziona ha anche ricadute positive sul turismo». L’invito di Cavaliere e Sisca è quello di «muoversi non singolarmente ma in gruppo» come accaduto nei giorni scorsi con il Kaep (Comitato per le Attività Produttive del Centro Storico), un’associazione che riunisce i commercianti del centro storico, ricevuti lunedì scorso dalla Consulta.
Il Kaep – composto da negozianti che sono partiti con le loro stesse forze economiche, senza i fondi di Agenda Urbana – chiede servizi essenziali come un info point per i turisti o «un bus navetta che percorra tutto il quartiere, soprattutto per i residenti che hanno necessità di muoversi magari senza auto» (si parla di tre navette elettriche in arrivo a Cosenza dalla Regione).
Le criticità non mancano, a partire dalla spazzatura: il Kaep sollecita la «rimozione degli ingombranti che spesso stazionano per giorni agli angoli di corso Telesio e dei vicoli» per cui «sarebbe necessario un sistema di telecamere che possa servire da deterrente». Dal comitato anche la «richiesta di facilitazione e semplificazione delle pratiche burocratiche necessarie all’apertura di nuove attività commerciali e imprenditoriali, che spesso dissuadono e demoralizzano chi vorrebbe aprire nel centro storico: è possibile che ci vogliano quasi due anni per completare un iter di apertura? Com’è possibile reperire l’agibilità di un immobile in un contesto così complesso?».
Il 2025 sarà un anno di passaggio causa lavori in corso, la speranza è che dall’anno prossimo le cose migliorino. (e.furia@corrierecal.it)
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