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“manovre” politiche

Quella voglia di centro che in Calabria non tramonta mai. Prove di unità tra i moderati

Incontro tra le delegazioni regionali di Noi Moderati, IdM, Azione, Italia Viva e Udc: sì a un patto di consultazione e a un coordinamento

Pubblicato il: 25/03/2025 – 15:03
Quella voglia di centro che in Calabria non tramonta mai. Prove di unità tra i moderati

CATANZARO «Un patto di consultazione, con la costituzione di un coordinamento». Per ora è solo un laboratorio politico, ma il dato politico c’è, e parla di un’area moderata e di centro che in Calabria sembra muoversi al di là e al di fuori degli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra, l’eterna area moderata e di centro che non tramonta mai e che prova a unificare le tante anime di cui è composta, anime tra le quali le differenze del resto sono spesso impalpabili. Germi di un terzo polo in Calabria, germi che diverse forze politiche lanciano nello scacchiere politico con una proiezione forse anche elettorale. Si tratta di Italia del Meridione, Noi Moderati, Azione, Italia Viva e Udc, le cui delegazioni nei giorni scorsi si sono radunate a Castrolibero. A renderlo noto un comunicato congiunto, che dà conto anzitutto delle presenze: «per Italia del Meridione erano presenti Emilio De Bartolo, Nicodemo Filippelli e Orlandino Greco, per Noi Moderati Pino Galati, Riccardo Rosa e Franco Pichierri, per Azione Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano, per Italia Viva Filomena Greco e per l’Udc ha dato la sua adesione Salvatore Bulzomì, non presente fisicamente esclusivamente per un contrattempo di carattere personale».

I contenuti politici

Poi i contenuti politici: «L’intento dell’incontro – scrivono IdM, Nm, Azione, Italia Viva e Udc – è stato quello di avviare una discussione comune su alcuni grandi temi di rilevanza regionale, per offrire, attraverso una elaborazione approfondita delle questioni, un contributo propositivo finalizzato ad alimentare, nel contempo, il dibattito pubblico rispetto alle questioni di interesse generale dei cittadini calabresi. In particolare, si sono affrontate i temi riguardanti la sanità anche in riferimento, per esempio, a una più equa ripartizione del Fondo sanitario nazionale, che basandosi esclusivamente su parametri capitari e non invece su quelli relativi alla morbilità e alla vulnerabilità sociale, penalizza inevitabilmente le Regioni meridionali e in particolare la Calabria. Altra questione discussa è stata quella ormai annosa riguardante i Tirocinanti di inclusione sociale (Tis) che necessitano, dopo tanti anni di precariato, di una auspicabile e sacrosanta stabilizzazione, in direzione della quale bisogna mettere in campo uno sforzo collettivo e straordinario da parte di tutti gli attori istituzionali che consenta cosi ai Comuni di poter procedere in questa direzione, dal momento che queste figure sono diventate ormai essenziali per il buon funzionamento degli enti locali e conseguentemente per una efficace ed efficiente erogazione dei servizi ai cittadini. Si sono inoltre affrontate le questioni dei trasporti e delle infrastrutture strategiche. Il trasporto pubblico locale, in particolare, è ingessato e in una condizione di prorogatio perenne con i privati, dal momento che non si fanno i piani di esercizio e non si espletano gare da almeno trent’anni, con una conseguente situazione di infrazione nei confronti dell’Unione europea. Per quanto riguarda invece le infrastrutture strategiche il focus si è indirizzato sul Porto di Gioia Tauro, rispetto al quale è fondamentale imprimere una accelerazione alla realizzazione del retroporto per l’attrazione di investimenti e di imprese e per affiancare, quindi, alla spiccata vocazione di transhipment anche quella di hub portuale dotato di moderni servizi e logistica. Attraverso la diversificazione delle attività portuali, dunque, abbinata a una mirata fiscalità di vantaggio e all’alta velocità ferroviaria, che ci auguriamo vedrà la luce, si potrà determinare un deciso incremento del Pil regionale. Rispetto a tutti questi temi i rappresentanti delle suddette forze politiche – concludono Italia del Meridione, Noi Moderati, Azione e Italia Viva, Udc – hanno convenuto rispetto all’esigenza di stabilire un patto di consultazione, con la costituzione di un coordinamento allo scopo di mantenere alta l’attenzione sui temi di interesse generale e nel contempo programmare una serie di iniziative pubbliche che possano contribuire ad elevare il dibattito ed essere di aiuto e stimolo alla risoluzione dei problemi».
Prove di un terzo polo centrista e moderato in Calabria? In vista delle prossime elezioni amministrative i percorsi sembrano ancora non coincidenti – giusto per fare un esempio, a Lamezia Terme Azione e Italia Viva sono con il centrosinistra mentre Noi Moderati e Udc con il centrodestra – ma intanto è nato un coordinamento. E altre elezioni, a partire da quelle Regionali, non sono poi così lontane… (a. cant.)

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