ROMA Sono stati ammessi come parte civile i familiari del bimbo di due anni morto il 3 gennaio del 2019 e a cui, secondo l’accusa, era stato impiantato in modo errato un pacemaker. Oggi si è svolta l’udienza preliminare per i cinque medici dell’ospedale Bambino Gesù accusati di omicidio colposo e il gup di Roma ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dai legali dei familiari, gli avvocati Jacopo Macrì e Domenico Naccari. Sul caso era stata già aperta una prima inchiesta poi archiviata e successivamente, sulla base di ulteriori elementi portati all’attenzione dei magistrati di piazzale Clodio è stato aperto un nuovo fascicolo nei confronti dei medici che, come hanno chiesto, verranno sentiti alla prossima udienza fissata per l’11 giugno. In quell’occasione il giudice scioglierà inoltre la riserva su un’eccezione sollevata dalle difese in merito all’inutilizzabilità di alcuni atti depositati dalla procura. Il piccolo, nato a Rosarno e affetto dalla nascita da una grave patologia cardiaca, era stato sottoposto a un intervento al centro cardiologico pediatrico Mediterraneo dell’Ospedale Bambino Gesù del San Vincenzo di Taormina. Il bimbo mentre si trovava in Calabria era stato trasferito poi a Roma, dove è deceduto. (Adnkronos)
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