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Calabria e Vaticano uniti contro lo spreco alimentare, il cardinale Bagnasco: «Necessaria maggiore consapevolezza delle risorse»

Al Senato l’incontro su iniziativa di Irto in collaborazione con l’Istituto Nazionale Azzurro. «Serve una battaglia culturale e sociale»

Pubblicato il: 29/03/2025 – 10:47
di Mariateresa Ripolo
Calabria e Vaticano uniti contro lo spreco alimentare, il cardinale Bagnasco: «Necessaria maggiore consapevolezza delle risorse»

ROMA «Un messaggio importante è che bisogna avere una consapevolezza maggiore dell’utilizzo corretto delle risorse. Questo vale per ciascuno di noi, singolarmente, per le comunità cristiane che già cercano di fare del loro meglio, ma vale anche per gli Stati, perché certi provvedimenti di giustizia solamente gli Stati possono assumerli in un accordo di ordine mondiale». Così ai microfoni del Corriere della Calabria il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova, ex Presidente della Cei e dei presuli europei, e Presidente del Comitato Etico e Scientifico dell’I.N.A., a margine dell’iniziativa dal titolo “Ridurre lo spreco alimentare: un impegno etico e morale”, che si è svolta nella Sala Caduti di Nassirya al Senato e organizzata su iniziativa del senatore del Partito Democratico Nicola Irto in collaborazione con l’Istituto Nazionale Azzurro.

L’incontro

Il percorso che ha portato all’incontro vede il lavoro svolto tra Calabria, Roma e la Città del Vaticano. Tra i relatori, oltre al cardinale Bagnasco, monsignor Giulio Cerchietti, Antonio Paolillo, il presidente dell’Ina Lorenzo Festicini e don Francesco Cristofaro. Durante il convegno è stato sottolineato come la lotta contro lo spreco alimentare non sia solo una questione di sostenibilità, ma un impegno etico e sociale che deve coinvolgere tutti.

«Un tema importante su cui riflettere – ha ribadito Bagnasco ai nostri microfoni – considerando le grandi diversità del mondo, da un punto di vista economico e sociale. Dobbiamo non sprecare le risorse della terra, ma suddividerle e utilizzarle molto meglio, è importante e urgente». Sulle misure messe in campo, Bagnasco ha spiegato: «Come Chiesa le risorse che abbiamo da diverse parti vengono devolute secondo progetti che le Conferenze episcopali dei vari Paesi in via di sviluppo soprattutto presentano, e poi vengono monitorati in modo che vadano a buon fine per la popolazione».

Un impegno che parte della Calabria

«Un terzo del cibo che consumiamo quotidianamente viene sprecato in maniera banale», spiega il presidente dell’Ina Lorenzo Festicini, che ha parlato dell’impegno che vede in prima linea la Calabria: «Ci tengo tanto con l’Istituto Nazionale Azzurro a portare sempre avanti il nome della nostra terra, la nostra Calabria, e infatti lo facciamo nel luogo delle istituzioni principali». «Quella di oggi – ha aggiunto – vuole essere una giornata di sensibilizzazione che grazie al senatore Irto, all’Istituto Nazionale Azzurro, con illustri relatori tra cui il cardinale Angelo Bagnasco, possiamo fare per sensibilizzare le persone affinché nel nostro quotidiano possiamo essere davvero efficienti per ridurre lo spreco alimentare. Più istituzioni, sia laiche che religiose, che combattono per un’unica cosa».

Irto: «Serve una battaglia culturale e sociale»

«Sul tema dello spreco alimentare – spiega il senatore dem Nicola Irto – tutti i dati ci dicono di un aumento non solo in Italia, ma nel mondo. E’ opportuno fare una riflessione. Abbiamo tentato con degli emendamenti anche alla legge di bilancio per lavorare affinché ci fosse un’attività legislativa che miri alla lotta allo spreco alimentare in un momento in cui nel mondo c’è grande bisogno, ci sono pezzi di mondo intero che vivono nella povertà e nella povertà anche alimentare». Un fenomeno – afferma Irto – che «non riguarda solo i cosiddetti paesi del terzo mondo, ma anche alcune periferie, alcuni pezzi del nostro Paese, della nostra Italia: è un tema che ci riguarda da vicino, serve lavorare affinché ci sia un’impalcatura legislativa, ma anche un’attività con le famiglie, con le scuole, con le parrocchie, di sensibilizzazione culturale, affinché questa battaglia si possa vincere tutti assieme, non con due righe di una legge. Serve una battaglia culturale, complessiva, sociale che venga anche dal basso». (m.ripolo@corrierecal.it)

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