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l’integrazione possibile

Caruso: Cosenza tra le prime città a costituire una Consulta intercultura

Il sindaco ha partecipato alla presentazione del festival “Frontiere”, la cui 2ª edizione si svolgerà tra il capoluogo e Rende dal 3 al 6 aprile

Pubblicato il: 29/03/2025 – 22:25
Caruso: Cosenza tra le prime città a costituire una Consulta intercultura

COSENZA «Promuovere e valorizzare percorsi interculturali nella Città di Cosenza è una priorità della mia maggioranza di governo che ha dato vita, tra le prime città del Mezzogiorno, alla Consulta Intercultura. Un organismo a servizio di tutti coloro i quali hanno una nazionalità diversa da quella italiana o che hanno acquisito la cittadinanza italiana pur mantenendo quella di un altro Paese, che intendono partecipare e concorrere alla vita dell’Amministrazione comunale con funzione consultiva e propositiva nell’interesse dell’intera popolazione». Lo ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Festival “Frontiere” che, giunto alla sua seconda edizione, si svolgerà tra Cosenza e Rende dal 3 al 6 aprile.

«La tutela dei diritti, l’integrazione sociale e culturale – ha aggiunto Caruso – sono fondamentali oggi più di ieri. L’inclusione, infatti, rappresenta un tema tra i più importanti della politica globale. Ecco perché ritengo di grande importanza promuovere iniziative e attività che, come Frontiere, siano volte a favorire l’inserimento paritario di tutte le cittadine e di tutti i cittadini nella comunità, prevenendo e rimuovendo ogni forma di discriminazione culturale, religiosa, politica, economica e sociale, nel pieno rispetto dei diritti garantiti dal comma 3 della nostra Carta Costituzionale. L’immigrazione ci pone davanti a tanti problemi e numerose questioni aperte che dobbiamo avere la capacità di risolvere, accogliendo ed integrando».
«Il festival “Frontiere”, su cui il Comune di Cosenza contribuisce ad accendere i riflettori insieme alla Chiesa ed all’Università – ha detto ancora il sindaco – punta su quattro parole d’ordine, Diritti, Cittadinanza, Fraternità e Cultura, per un indispensabile confronto attraverso il quale si potrà meglio convenire sul fatto che la contaminazione è sinonimo di ricchezza e progresso».

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