La piazza del M5S e l’”avviso” (anche) al Pd: «Puntiamo ad avere il candidato presidente»

COSENZA Una piazza e tanti messaggi. Non solo la protesta contro la contestata e controversa perdita del seggio cosentino alla Camera in favore del forzista Andrea Gentile ma anche qualcos’altro, nella manifestazione del M5S a Cosenza con il leader Giuseppe Conte. Prove di Regionali, si dice tra i pentastellati nemmeno tanto sottovoce. Non ha parlato sottovoce nemmeno Conte, del resto – secondo quanto hanno riportato i resoconti giornalisti e l’agenzia Adnkronos –  visto che Conte a margine del sit-in a Cosenza avrebbe detto: «Il Movimento 5 Stelle punta ad avere candidato in Calabria? Sì. Il nostro – ha sostenuto Conte – è un progetto alternativo. La Calabria soffre tanto per la sanità che è al di sotto della media nazionale, le autoambulanze sono senza personale. Noi non dobbiamo investire nelle armi, ma in scuola, università, sanità». L’evento cosentino d’altronde aveva come titolo “La Calabria alza la testa” e allora la platea pentastellata in realtà voleva anche guardare in prospettiva e lanciare un messaggio all’orizzonte, e un “avviso ai naviganti”.

Il “messaggio” al Pd

Una platea che era anzitutto parterre di big, che andava da Conte all’economista calabrese e astro nascente della galassia M5S Pasquale Tridico, dalla vicecapogruppo alla Camera Vittoria Baldino alla coordinatrice regionale e parlamentare Anna Laura Orrico, già sottosegretario nel Conte Bis e il parlamentare Riccardo Tucci. Tante le adesioni sulla carta ma in piazza di esponenti di altri partiti ce n’erano pochini. Pochissime e insignificanti tracce del Pd, che sul “caso Scutellà-Gentile” del resto– anche a detta dei pentastellati – è stato molto timido, per usare un eufemismo, sia in Giunta per le elezioni sia in generale a Montecitorio nella lunga battaglia per difendere il seggio di Cosenza dall’assalto azzurro. E allora qualche analista in queste ore si spinge a dire che la manifestazione di Cosenza per il M5S aveva anche qualche obiettivo sottinteso, come quello di iniziare a marcare il territorio anche nei confronti del Pd e ribadire l’Opa già lanciata sulla futura candidatura alla presidenza del centrosinistra alla Regione, con una ulteriore rivendicazione da parte dei pentastellati oltre quella già manifestata peraltro negli ultimi mesi. E del resto, le frecce nell’arco a Conte e al M5S non mancano, dallo stesso Tridico (nonostante le smentite) alla Baldino dalla Orrico a Laura Ferrara o a qualche sindaco non pentastellato ma affine. Certo, la Calabria rientra in uno scacchiere nazionale da gestire con il Pd ma le possibilità che tocchi ai pentastellati l’investitura del competitor di Roberto Occhiuto sono parecchie, dicono anche da Roma. E un segnale come quello della piazza di Cosenza alla bisogna può servire. (a. cant.)

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