Mercoledì, 02 Aprile

Ultimo aggiornamento alle 17:18
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

“folgore-blizzard”

‘Ndrangheta, Papanice «come Corleone» e gli interessi dei clan nel settore del gaming

Nell’inchiesta della Dda emerge le volontà di inserirsi nella gestione illecita delle macchinette con ricavi «di oltre 300 mila euro al mese»

Pubblicato il: 30/03/2025 – 6:51
‘Ndrangheta, Papanice «come Corleone» e gli interessi dei clan nel settore del gaming

ISOLA CAPO RIZZUTO Un giro d’affari di oltre 300 mila euro al mese, il dominio dei Papaniciari e l’insofferenza della cosca. Nell’inchiesta Folgore-Blizzard gli inquirenti ricostruiscono gli interessi dei clan crotonesi nel settore del gaming, una vasta rete illegale di macchinette gestite dalla ‘ndrangheta e che frutterebbe centinaia di migliaia di euro sulla sola Isola Capo Rizzuto. L’operazione, scattata lo scorso 12 marzo, ha portato all’arresto di 17 persone, per lo più legate al clan Arena. Tra gli arrestati spiccano le figure di Antonio Bruno e Luigi Masciari, quest’ultimo ritenuto figura di riferimento per la cosca al Nord, ma che avrebbe avuto anche interesse ad entrare nel giro d’affari intorno alle macchinette di Isola.

Lo “sconfinamento” dei Papaniciari

In una conversazione di Masciari, con altri due soggetti nel 2022, emerge l’interesse nel settore sul territorio di Isola Capo Rizzuto, sul quale però ne manterrebbe la gestione la cosca Megna. Una vasta rete di macchinette illegali da piazzare in bar e locali, specie quelle utilizzabili con monete, facendo così leva sul gioco d’azzardo per cui molte persone spesso incorrono nella ludopatia. Nei confronti dei Megna, rilevano gli inquirenti, emerge «non poca insofferenza», tanto da lamentarsi del fatto che i «cristiani si arricchivano con i milioni di euro all’Isola». In maniera più esplicita sottolineavano come i soldi delle macchinette fossero un provento di cui beneficiavano «i Papaniciari», quantificando poi i ricavi «in 300-400 mila euro al mese». Lo “sconfinamento” dei Papaniciari, forse avvenuto sulla base di un accordo con gli Arena, non era comunque ben visto dagli interlocutori, che reputavano «non più attuali gli accordi originari per spartire il settore delle macchinette». Con un azzardato paragone alla Sicilia nell’epoca di Cosa Nostra, veniva sottolineato come «Papanice fosse una sorta di nuova Corleone, che stava influenzando Isola Capo Rizzuto alla stregua di quanto accaduto per la città di Palermo».

L’interesse di Masciari

Passato un certo periodo di tempo, Masciari avrebbe manifestato ulteriormente l’interesse nel gaming, sottolineando che «se avesse reperito la piattaforma avrebbe estromesso tutti dal territorio», illustrando poi quello che poteva essere l’alto guadagno. Le macchinette sarebbero state così installate nei bar riconducibili alla cosca, senza così dare fastidio ad altri gruppi, anche se «ad oggi gli altri stavano facendo abusi». Per Masciari però «non era opportuno toccare i Papaniciari, prima di indirizzare le attenzioni nei confronti del capo», mentre se qualcuno si fosse intromesso negli affari «lo avrebbe affrontato con le armi». (ma.ru.)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

L'offerta informativa del Corriere della Calabria rimarrà gratuita

Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.

La tua è una donazione che farà notizia. Grazie

Il campo è obbligatiorio!
Il campo è obbligatiorio!

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012--2025. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x