REGGIO CALABRIA Non sarà un Consiglio regionale di routine, quello in programma oggi. L’ordine del giorno infatti prevede dossier di primaria importanza, soprattutto per la maggioranza di centrodestra, chiamata a un vero e proprio test su temi come il sottogoverno, con altre due riforme della macchina regionale, e le autoriforme. Dieci, i punti all’ordine del giorno, ma sul piano politico sono soprattutto le proposte di legge sull’istituzione di due nuovi enti in house della Regione, la ReDigit Spa per il digitale (paternità di Fratelli d’Italia) e l’Agenzia per l’Energia Arec (paternità di Azione), e quelle sull’introduzione, a partire dalla prossima legislatura, della figura del consigliere “supplente” e, abbinata a quest’ultima, la modifica dello Statuto per stabilire un limite al numero di assessori esterni nella Giunta regionale.
Nell’ultima seduta per la seconda volta la maggioranza di centrodestra è stata costretta a rinviare l’approvazione delle Pdl sui nuovi enti in house, mancando il quorum dei 2/3 necessario per varare questi organismi a termini di Statuto, ma da fonti della coalizione di governo si fa intendere che oggi i banchi della maggioranza saranno completi e non ci saranno defezioni di sorta come avvenuto già nell’ultima seduta e a novembre: in effetti l’epilogo dell’approvazione sembra scontato, anche perché si dovranno solo votare le Pdl nel loro complesso visto che i singoli articoli sono stati già votati e il dibattito è già stato consumato nella scorsa seduta, e inoltre il centrodestra può contare anche sul supporto di due esponenti della minoranza, Ferdinando Laghi (DeMa) e Francesco Afflitto (Misto), che si sono schierati a favore della ReDigit e dell’Arec (e che ormai sono quasi “coram populo” considerati ex minoranza). Si tratterà di capire se l’opposizione di centrosinistra farà di nuovo battaglia sotto l’aspetto procedurale, contestando il fatto che per votare gli articoli nella scorsa seduta per la maggioranza non era necessario il quorum dei due terzi.
Ma il sottogoverno non è l’unico dossier politico di peso della seduta di oggi, perché l’ordine del giorno prevede anche l’esame delle proposte di legge della maggioranza sul consigliere “supplente” e sul limite al numero di assessori esterni in Giunta, proposte evidentemente legate l’una all’altra (e comunque da far entrare in vigore dalla prossima legislatura). Prevedibilmente il centrosinistra batterà sul tasto dell’aumento dei costi, per questo – a quanto risulta da fonti accreditate – potrebbe esserci un emendamento che taglierebbe la “testa al toro” prevedendo una corrispondente riduzione delle spese per i gruppi. Sul “supplente” fonti del centrodestra fanno sapere che non ci sono problemi, invece nelle ultime ore – si apprende sempre da fonti del centrodestra – ci sarebbe una pausa di riflessione sul limite degli assessori esterni, perché sulla norma non mancherebbero perplessità e dubbi (si dice anche dello stesso presidente Roberto Occhiuto) per una pretesa riduzione delle prerogative del governatore, e i “bene informati” ritengono probabile alla fine, anche un ritiro della proposta di modifica statutaria. Si vedrà in aula oggi in un Consiglio regionale che è comunque un banco di prova, soprattutto per il centrodestra. (a. cant.)
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