CROTONE L’idea lanciata da Nicodemo Librandi “SUDHERITAGE” come rete dei Musei d’impresa si è trasformata in progetto che si fa strada e cammina sul territorio della Calabria e che ha l’ambizione di svolgere un ruolo di attrazione su nuove forme di dibattito e nuove risposte ai cambiamenti degli stili di vita.
Oggi Florindo Rubbettino, editore e con l’avvio del Museo della carta, ne ha colto il testimone e presiede la Rete, insieme alle nove storiche e vitali imprese dalle Terme Caronte 1716, Lanificio Leo 1873, Ass. Museo del Bergamotto, Gias 1970, Amarelli 1778, Callipo 1913, Mario Celestino 1959, Librandi 1953 e ha tracciato le linee per il futuro per diventare protagonisti di una sfida e una visione culturale.
Per la prima tappa della rete con Vi.te.s , acronimo di “Viticoltura, territorio e storia” il Museo Librandi della Tenuta Rosaneti nel comune di Rocca di Neto, l’argomento fondante non poteva che essere il vino, ma sarebbe riduttivo pensare solo alla produzione di bottiglie perché nell’ambito del tema accattivante “ In vigna si torna al futuro” si è sconvolta la visone produttiva e la proiezione per gli anni a venire.
«Il nostro Heritage, un patrimonio di storia, saperi e dedizione che appartengono al passato vanno rilanciati per affrontare le emergenti sfide, dalla sostenibilità ambientale ai problemi relativi ai mutamenti climatici e alla siccità, che ci impongono nuove riflessioni e reintroduzione in chiave moderna delle antiche tecniche di lavorazione in vigna e non solo», dichiara Paolo Librandi.
Le parola chiavi risuonate infatti a più voci da Gianfranco Manfredi che ha coordinato la discussione, agli agronomi Davide De Santis e Marta Donna, a Natale Carvello, Presidente del Gal Kroton e Florindo Rubbettino, sono rigenerazione, adattamento, mitigazione, intesi come strumenti del cambiamento a basso impatto che preservano la salubrità dei suoli e degli ecosistemi e sui quali anche gli amministratori sindaci da Sergio Ferrari per Cirò marina a Alfonso Dattolo per Rocca di Neto devono svolgere un sano ruolo di governo dei territori.
Due immagini possono rappresentare la giornata di studio “Ritorno al futuro” lasciando spazio alla riflessione di tutti i convenuti Gal, associazioni del settore, giornalisti, ricercatori ed agronomi e fanno riferimento a quell’opera vivente del Giardino varietale impiantato da Nicodemo Librandi nel 2003 con 2800 viti “nuove-antiche”, disposto a spirale, allo scopo di conservare l’intera collezione di vitigni della Calabria che oggi sono un’eredità di materiale genetico Dna e la cassetta di tradizionali attrezzi agricoli e reperti che rivivono nel Museo e ci inducono a capire i saggi saperi del nostro passato.
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