CROTONE I dati relativi alla spesa pro capite per il gioco d’azzardo a Crotone nel 2024 sono allarmanti e inequivocabili: 3.233,82 euro per cittadino. Questa cifra non solo colloca la nostra città ben al di sopra della media nazionale (2.730 euro) e regionale calabrese (2.900 euro), ma ci consegna un triste primato, quello di una comunità ostaggio di una vera e propria emergenza sociale. E’ quanto segnala DemoS Crotone.
La disaggregazione dei dati evidenzia una preoccupante diffusione del fenomeno in tutte le sue forme: dai casinò e sale giochi (1.200 euro pro capite) alle scommesse sportive (800 euro), dalle lotterie e Gratta e Vinci (500 euro) fino al sempre più insidioso gioco online (733,82 euro).
Ancora più inquietante è l’analisi per genere ed età: sebbene la tendenza nazionale veda una prevalenza maschile, a Crotone la spesa media degli uomini (3.800 euro) e delle donne (2.200 euro) è significativamente elevata. Ma è soprattutto la forte incidenza del gioco d’azzardo tra i giovani adulti (18-34 anni, che rappresentano il 40% dei giocatori) e gli over 65 (15%) a destare profonda preoccupazione per il futuro sociale ed economico della nostra comunità.
Stiamo parlando di fasce di popolazione particolarmente vulnerabili, con il rischio concreto di sviluppare dipendenze patologiche e di compromettere la propria stabilità finanziaria e familiare. È inaccettabile che Crotone, già alle prese con strutturali difficoltà economiche e sociali, si ritrovi a primeggiare in questa triste classifica.
A rendere la situazione ancora più drammatica è il confronto con la retribuzione media pro capite annua a Crotone, che si attesta sui 14.000 euro. La spesa pro capite per il gioco d’azzardo rappresenta quindi oltre il 23% della retribuzione media annua di un cittadino crotonese. In altre parole, quasi un quarto dello stipendio medio viene letteralmente “bruciato” nel gioco, sottraendo risorse vitali alle famiglie, all’economia locale e al benessere individuale.
L’elevata spesa per il gioco d’azzardo, pur contribuendo in minima parte alle entrate fiscali, genera costi sociali ben più elevati: famiglie indebitate, individui isolati, aumento dei disturbi legati alla dipendenza e un generale clima di fragilità e incertezza che mina il tessuto sociale.
Ricordiamo che nel 2018 il Consiglio Comunale di Crotone ha approvato un regolamento per il contrasto alla ludopatia, prevedendo una serie di misure che le attività del settore avrebbero dovuto implementare entro un anno. Oggi, a distanza di sette anni, è doveroso chiedersi quale sia stato l’effettivo recepimento di tali norme e quali controlli siano stati messi in atto per garantirne il rispetto.
Di fronte a questa drammatica realtà, DemoS Crotone ritiene indispensabile un cambio di passo radicale e propone azioni politiche urgenti. E’ di primaria importanza avviare una verifica capillare dell’applicazione del Regolamento Comunale del 2018 che prevedeva limitazione degli orari di apertura delle sale giochi e dei punti vendita scommesse, la riduzione del numero di licenze e la definizione di distanze minime da luoghi sensibili (scuole, centri di aggregazione giovanile, luoghi di culto, strutture sanitarie). Rendendo anche pubblici i risultati di tali verifiche e sanzionando le inadempienze. Ma le azioni punitive non bastano, bisogna pianificare campagne di sensibilizzazione e informazione mirate promosse dal comune in collaborazione con le associazioni del territorio e i servizi sanitari, volte a sensibilizzare sui rischi del gioco d’azzardo patologico evidenziando il drammatico impatto economico sui bilanci familiari.
È fondamentale investire nel potenziamento dei servizi di prevenzione, diagnosi e cura della dipendenza dal gioco d’azzardo presenti sul territorio, garantendo l’accesso a percorsi terapeutici efficaci e gratuiti. Inoltre, l’amministrazione comunale deve impegnarsi nella creazione e nel sostegno di opportunità di svago, socializzazione e attività culturali e sportive accessibili a tutti, in particolare per i giovani, come antidoto alla cultura del gioco d’azzardo.
Tuttavia l’entità dell’emergenza richiede un impegno sovracomunale. Comune e Regione devono, in sinergia, adottare politiche più stringenti a livello provinciale e regionale, e destinare risorse specifiche al contrasto della ludopatia, considerando l’impatto devastante sull’economia locale.
Crotone non può continuare a essere ostaggio di questa spirale autodistruttiva. È tempo che la politica locale prenda coscienza della gravità della situazione e agisca con determinazione per tutelare la salute, il benessere e la stabilità economica dei propri cittadini, costruendo un futuro libero dalla piaga del gioco d’azzardo patologico.
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