PAOLA Ritorni contro novità, campi larghi contro inattese spaccature interne. A Paola si prospetta una sfida avvincente tra protagonisti noti della politica locale: Graziano Di Natale ha infatti deciso di essere della partita, incassando il sostegno di un fronte progressista dove si nota solo la mancanza di Alleanza Verdi Sinistra. «Si è riunita la coalizione civica e progressista. Erano presenti i rappresentanti delle seguenti forze politiche: Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Dema, Paola Libera, Spazio Civico e Giovani Democratici. Le delegazioni – hanno scritto in una nota i gruppi che sosterranno la sua corsa – hanno condiviso i punti programmatici che sono stati oggetto dell’accordo politico nato dalla comune volontà di arginare le destre esistenti e camuffate all’interno della Città. La coalizione all’unanimità ha indicato quale candidato a sindaco Graziano di Natale, la stessa resta aperta ad eventuali ed ulteriori gruppi politici che ne condividono i principi indicati».
Il nome di Di Natale, ex presidente della Provincia oltre che consigliere regionale, va così ad aggiungersi ufficialmente agli altri: anzitutto a quello di Roberto Perrotta, ex sindaco e socialista di lunga data con un corposo cursus honorum oltre che con sponsor e sponde “trasversali”. Mentre il centrodestra pare dovrà dividersi tra l’uscente Giovanni Politano, ex meloniano da poco in Forza Italia (il suo cartello Grande Paola è sostenuto da settori di Fratelli d’Italia e di FI) e un altro ex sindaco azzurro, Basilio Ferrari, per cui starebbero lavorando le rimanenti file dei due partiti di centrodestra; ma in questa coalizione lacerata resta da decifrare anche la posizione di Emira Ciodaro, che nelle ultime convulse fasi di amministrazione Politano ha abbandonato Forza Italia – partito che nel 2022 l’aveva candidata e di cui guidava il gruppo consiliare – per approdare nella Lega sotto l’ala protettiva delle pasionarie cosentine Katya Gentile e Simona Loizzo: in città non si escludeva un sostegno “verde” proprio a Perrotta, sancito pochi minuti fa con un annuncio sui social (il profilo è forse da aggiornare levando quel Forza prima di Paola Domani…). Una situazione in continua evoluzione, dunque, dove non si può non tenere conto anche delle forze civiche come RBC – Rete Bene Comune Paola che non ha fatto a sua volta mistero di voler candidare per la carica di primo cittadino Andrea Signorelli: l’obiettivo è capitalizzare l’opposizione «ferma e intransigente» maturata nelle ultime due consiliature.
Se a Paola i partiti di centrodestra non sembrano trovare una quadra, uno scenario opposto – con il centrosinistra a essere spaccato – è quello di Scalea dove il cosiddetto “campo largo” (benché privo in partenza di Avs), da sogno è diventato incubo con la rottura tra Cinque Stelle e Pd locali, confluiti nella lista “Leali a Scalea” forte dell’apporto anche della componente socialista. Il gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Scalea in una nota scrive che «da qualche ora si legge che Leali a Scalea ha indicato Antonio Forestieri come candidato a sindaco. Purtroppo la scelta è stata effettuata unilateralmente dai rappresentanti del Pd locale e non condivisa. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle non esprimerà candidati nella coalizione Leali a Scalea e valuterà nel complesso le proposte che saranno messe in campo senza sentirsi obbligato a farne parte, lasciando eventualmente al proprio elettorato la scelta di esprimere il voto liberamente senza indicazione alcuna» (redazione@corrierecal.it)
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