È di origini calabresi l’uomo alla guida della Volkswagen Golf che il 29 marzo nel Comasco ha travolto Noemi Fiordilino, 20 anni, uccidendola (leggi la notizia). A ricostruirlo è la Gazzetta del Sud: la testata messinese scrive che le immagini di una telecamera privata hanno ripreso tutta la scena, permettendo agli inquirenti di risalire a Vincenzo Crudo, 32 anni, originario di Grisolia, nel Cosentino, e residente a Fenegrò (Como). Dopo l’impatto il 32enne è tornato a casa, non prima di aver abbandonato l’auto in un campo vicino, poi si è cambiato cercando di far perdere le proprie tracce. Aveva un tasso alcolemico di 1,49, un piede ingessato e la patente scaduta dal 2 marzo. In piena notte, quando i carabinieri lo hanno rintracciato dopo aver trovato una targa sul luogo dell’impatto, ha dichiarato di non essere mai uscito dopo le 22 e che l’auto gli era stata rubata, dimenticando però di aver lasciato le chiavi nel cruscotto. Crudo è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza, dalla guida senza patente e dalla fuga. È anche indagato a piede libero per simulazione di reato e oggi sarà interrogato dal gip Maria Elisabetta De Benedetto, che dovrà decidere sulla richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal pm Giulia Ometto.
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