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l’intervista del corriere della calabria

Dazi, Nola: «Un nuovo colpo alle prospettive del settore agroalimentare»

«Scelta sbagliata, spero che l’Europa abbia la forza di contrastarli nel modo giusto»

Pubblicato il: 03/04/2025 – 11:58
Dazi, Nola: «Un nuovo colpo alle prospettive del settore agroalimentare»

LAMEZIA TERME La decisione del Presidente degli Usa, Donald Trump, sui dazi, annunciata con i consueti toni trionfalistici e l’utilizzo di parole “messianiche”, avrà – secondo tutte le previsioni – un impatto diretto ed immediato sui sistemi economici nazionali e regionali. In Italia, con la tassazione americana fissata al 20%, secondo il Centro studi di Confindustria a pagare “dazio” saranno macchinari e impianti, autoveicoli e altri mezzi di trasporto, farmaceutica, alimentari, chimica, bevande e abbigliamento.

I numeri

I settori più esposti per quanto riguarda i flussi di mercato, sono le bevande (il 39% delle esportazioni è diretto negli Usa), gli autoveicoli e altri mezzi di trasporto (30,7% e 34,0%) e la farmaceutica (30,7%). Effetto ulteriore e complessivo di questo scenario è la diminuzione del Prodotto interno lordo italiano con un -0,4% nel 2025 e -0,6% nel 2026. Tra i comparti più in apprensione quello del vino. L’agroalimentare italiano esporta negli Usa qualcosa come 7,8 miliardi, 2 miliardi circa, arrivano proprio dai vini. Le aree vinicole potenzialmente più danneggiate, stando ai report delle esportazioni italiane, rischiano di essere la Toscana (con il Brunello), Veneto e Friuli (Prosecco e Pinot grigio) ma tutte le regioni produttrici subiranno effetti.

«Scelta che comporterà dei cambiamenti di mercato»

Per Luigi Nola, “Benemerito della Viticoltura” per la Calabria nel 2024 e titolare di una delle aziende vinicole più strutturate nella nostra regione, «sicuramente è una notizia negativa, ce l’aspettavamo, erano state annunciate cifre più alte ma già il 20% è un problema per le esportazioni negli Stati Uniti. «Si tratta di una scelta – aggiunge Nola – che comporterà di fatto dei cambiamenti di mercato con modifiche di impostazioni per le aziende che ribalteranno, evidentemente, l’impegno su altri mercati, in primo luogo quello europeo».
Per Nola, quello dei dazi è un nuovo colpo alle prospettive del settore agroalimentare e rispetto a chi dice che comunque si tratta di una situazione che «può essere affrontata – sottolinea – noi abbiamo già vissuto quello che è stato l’embargo sulla frutta con riferimento al mercato della Russia, si diceva che la cosa non avrebbe comportato grandi problematiche perché in molti non esportavano verso quel paese, invece alla fine abbiamo visto che i problemi hanno riguardato tutti. È chiaro che, quando la produzione viene dirottata, per forza di cose, da una parte all’altra l’effetto è sicuramente problematico. I dazi sono una scelta sbagliata e mi auguro che l’Europa dimostri di avere la forza e la ragionevolezza di contrastarla nel modo giusto».(redazione@corrierecal.it)

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