ROMA «Non vado a fare foto o video, vado a marciare per questa grande manifestazione». Così due giorni fa Rita De Crescenzo ha invitato nuovamente i suoi follower a partecipare alla manifestazione promossa dal Movimento 5 stelle che si terrà a Roma il 5 aprile.
Rita De Crescenzo, famosa per essere stata “causa” della presa d’assalto di Roccaraso qualche settimana fa, è tornata sul suo profilo TikTok per invitare i napoletani e «tutta la gente del mondo che mi vuole bene» a sostenerla: «Chiedo aiuto ai napoletani. Stanno facendo TikTok contro di me perché ho deciso di andare a fare la manifestazione a Roma», ha detto. «Stop alle armi, devono finire queste guerre, si deve seminare la pace. Il 5 aprile, tutti dovete partire insieme a me. Facciamo vedere a tutti quanti siamo noi napoletani», ha aggiunto la tiktoker che invita a fare attenzione a chi votare quest’anno: «Poi vi aggiornerò io…», ha detto ridendo. «Questo è un appello a tutti i napoletani e a tutta la gente del mondo che mi vuole bene e che mi stima, io vado a Roma per fare la manifestazione non per il bordellino, portiamo la serietà in questa cosa. Io lo faccio con tutto il cuore», ha concluso la tiktoker.
Sull’invito dell’influencer Rita De Crescenzo ad aderire alla manifestazione di sabato contro il riarmo e sul rischio che la piazza diventi un catalizzatore di populismi ha risposto oggi a una domanda il capodelegazione del Movimento Cinque Stelle, Pasquale Tridico, in conferenza stampa a margine della plenaria a Strasburgo. «Sulla storia delle piazze populiste – ha detto Tridico – io faccio fatica a capire come una piazza debba essere se non portare le esigenze del popolo. Anche perché la guerra la fa il popolo. Evitiamo di essere classisti nel decidere chi deve partecipare alle piazze. Alle piazze partecipa il popolo, dopo di ché, noi non abbiamo fatto richiesta a nessuno di portare nessuno in piazza. Non ci interessano i leader, ma il popolo in piazza. E quello per noi è esattamente ciò che vogliamo: difendere dalla guerra i figli di quel popolo che non lo accetta e che verrà appunto in piazza a manifestare con noi».
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