CATANZARO «Dobbiamo sempre pensare in positivo. Dobbiamo impegnarci per migliorare tutti gli aspetti legati al ciclo idrico integrato. Da un paio d’anni Sorical è impegnata, oltre che nella sua attività “core” – che è la fornitura idrica ai comuni – anche nel ciclo depurativo. Facciamo parte di un tavolo permanente istituito dalla Regione Calabria che vede coinvolti più attori, per cercare di migliorare la qualità delle acque di balneazione e dell’ambiente marino, e per dare un impulso allo sviluppo turistico del territorio». Lo ha detto Giovanni Marati, direttore generale della Sorical, intervenendo a un incontro a Catanzaro sul ciclo idrico e della depurazione.
«Dobbiamo già da ora impostare il lavoro dei prossimi anni, che – ha proseguito Marati – ci vedrà coinvolti nell’adeguamento di tutti gli impianti di depurazione regionali agli standard previsti dalla Comunità europea. Il punto di partenza, purtroppo, vede la Regione con numerosi Comuni in infrazione comunitaria. Sono note le procedure aperte: esiste un Commissario unico per la depurazione, istituito proprio per occuparsi della progettazione e del superamento delle infrazioni, attraverso interventi strutturali importanti che riguardano circa 200 Comuni. Sui restanti Comuni, invece, è necessario che tutti i soggetti coinvolti – la Regione, Arrical per la pianificazione e Sorical per l’attuazione – comincino a mettere in campo tutte le forze necessarie per fare un’analisi e una diagnosi precisa di ciò che occorre, per poi inserire nel Piano d’Ambito tutti gli interventi volti ad adeguare gli impianti. Le risorse recentemente stanziate dalla Regione – sia dai fondi Fsc che dai fondi or 2021-2027 – insieme a un finanziamento Pnrr in attuazione da parte di Sorical, ammontano a circa 140 milioni di euro, che si sommano ai fondi già in dotazione al Commissario unico, che ha risorse a livello nazionale. Il programma di interventi sulla depurazione è dunque importante, ma forse non ancora sufficiente. Bisognerà aggiornare questa programmazione sulla base delle campagne di ricognizione e ingegnerizzazione che avvieremo nei prossimi mesi. Non si tratta solo di interventi a breve termine, ma anche di interventi strutturali di medio-lungo periodo, da pianificare in base alle priorità che emergeranno».
Un passaggio Marati lo ha riservato poi al tema della vetustà che caratterizza buona parte della rete idrica calabrese, con particolari criticità in grossi centri urbani come Catanzaro e Cosenza: «La situazione degli schemi idrici regionali, risalenti all’epoca della Cassa del Mezzogiorno, richiede – ha sostenuto il dg di Sorical – un intervento di rifunzionalizzazione e ammodernamento. In tal senso, ci sono già programmi inseriti nel Piano d’Ambito, presentati anche al Pnissi (Piano nazionale per gli Interventi nel settore idrico), che raccoglie le proposte a livello nazionale. Da parte della Regione c’è un impegno a finanziare interventi urgenti, con 51 milioni di euro già programmati per agiresul sistema idrico. A breve saranno attivati gli appalti per il riammodernamento degli impianti di adduzione, impianti di sollevamento e sostituzione dei tratti più critici delle condotte. Questo primo programma, con orizzonte biennale o triennale, rappresenta solo l’inizio. A questo dovranno seguire altri interventi, considerando che il Piano d’Ambito prevede 2,2 miliardi di euro di investimenti sul territorio. Dobbiamo imparare a utilizzare bene le risorse disponibili per programmare e realizzare interventi risolutivi, capaci – ha concluso Marati – di garantire continuità del servizio idrico a tutta la popolazione calabrese». (a. cant.)
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