RENDE «Il termine GenerAzione racchiude al suo interno l’essenza della nostra scesa in campo alle prossime elezioni amministrative di Rende. Il nostro background ci ha portati sin qui con la consapevolezza che anche la politica, così come è stato caratterizzato sinora il nostro impegno da cittadini, debba essere sinonimo di accessibilità». Si presenta così “GenerAzione”, lista a sostegno del candidato a sindaco di Rende, Giovanni Bilotti. “Lavoreremo fianco a fianco alla nostra comunità, ai professionisti, agli insegnanti, agli imprenditori, agli studenti, agli operatori del terzo settore, agli attivisti e alle molteplici realtà territoriali che compongono la società civile, affinché si valorizzino le unicità che ognuno porta con sé e, insieme i bisogni collettivi. È un impegno etico, prima che politico: è il nostro senso di responsabilità e fiducia nelle istituzioni perché crediamo che sostenere politiche volte alla partecipazione attiva dei cittadini sia esercizio democratico in grado di avvicinare concretamente le nostre comunità”, prosegue la nota a firma di GenerAzione.
“Dare voce ed essere cassa di risonanza dei bisogni dei territori, costruire insieme, in maniera sinergica la nostra città significa concretizzare, rendere reale le comuni aspirazioni. Vogliamo rendere ogni quartiere elemento pulsante di una città policentrica e abbattere il concetto di periferia, pianificare una programmazione comunitaria che sia legata a una strategia economica di sviluppo territoriale che sia realmente strutturale e sostenibile. L’accessibilità significa anche ripensare al welfare: vogliamo puntare sul sociale, sviluppare pratiche e progettazioni per l’inclusione attraverso una partecipazione condivisa e capace di creare reti tra istituzioni, terzo settore e associazioni. Crediamo che l’assistenzialismo debba dare spazio a una nuova visione di welfare e di servizi intesi come bene comune dell’intera comunità. Da qui svilupperemo l’idea di una città sicura e fattivamente inclusiva, implementando spazi verdi e di condivisione, valorizzando i progetti già in cantiere e ripensando le strutture già esistenti. Rende per la sua storia, per la sua composizione demografica e per la presenza dell’Università può e deve riconoscere nella cultura lo strumento intellettuale e operativo principale per costruire una città aperta e accogliente. La nostra, dunque, è una “nuova generazione” libera da particolarismi, da vecchie retoriche che fa della cooperazione, dalle politiche e dai fermenti nati dal basso il suo campo d’azione”, conclude GenerAzione.
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