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«L’intenzione è uscire dal commissariamento entro qualche settimana. I presupposti oggi ci sono»

Il presidente della Regione e commissario Occhiuto introduce la seduta sulla sanità. «Entro la fine della legislatura due dei tre grandi ospedali»

Pubblicato il: 08/04/2025 – 16:00
«L’intenzione è uscire dal commissariamento entro qualche settimana. I presupposti oggi ci sono»

REGGIO CALABRIA «I presupposti che hanno portato al commissariamento sono stati il mancato rispetto del piano di rientro unito all’incapacità nella gestione contabile e nell’adempimento dei Lea, oggi questi presupposti non ci sono più.  La mia intenzione è far uscire la Calabria dal commissariamento entro qualche settimana». A dirlo in Consiglio regionale, durante la seduta convocata proprio per discutere dei temi della sanità, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, commissario della sanità calabrese. «Qualche anno fa – ha sostenuto Occhiuto – le aziende sanitarie non chiudevano per anni i bilanci, grazie alle sollecitazioni che ho rivolto al governo ed al Parlamento siamo riusciti ad ottenere le norme che hanno consentito di governare i conti. Oggi non si parla più di contabilità orale».
Il presidente Occhiuto ha specificato come vi siano 850 milioni di pretese creditorie che si stanno raccogliendo contemporaneamente alla verifica dei cosiddetti extrabudget. Altro tema centrale quello dei Lea, i livelli essenziali di assistenza: «la Calabria – ha sostenuto il presidente della Regione – era sempre stata ultima, oggi invece abbiamo raggiunto la sufficienza nell’area ospedaliera e della prevenzione, permangono ritardi nell’assistenza territoriale ma con l’ultimo aggiornamento tra qualche settimana la Calabria per la prima volta non sarà più l’ultima regione nella classifica nazionale. «Questo – ha tenuto a precisare il Presidente Occhiuto – non significa che le cose vanno bene: tutti i sistemi sanitari sono in difficoltà, e forse è bene sottolineare anche che nel passato si è pensato solo alle risorse e non alle necessarie riforme».

I nuovi ospedali

Altro argomento sensibile quello della costruzione dei nuovi ospedali, strutture per la cui realizzazione Occhiuto ha sollecitato ed ottenuto la nomina a Commissario con il riconoscimento di ampi poteri: «Ho lavorato molto su questo tema, giovedì alle 16 sarò in Prefettura a Vibo Valentia per il tavolo sul nuovo ospedale. Con i poteri che mi sono stati assegnati ho la possibilità di aggiornare il Piano economico finanziario senza passare dalle autorizzazioni che dipendono da una moltitudine di uffici, basti pensare che per aggiornare il Pef dell’Ospedale della Sibaritide ho impiegato un anno e mezzo. È questo il motivo per cui ho chiesto al Governo di conferirmi poteri di protezione civile, poteri e che riguardano non solo i nuovi ospedali ma anche gli interventi sulle strutture sanitarie finanziate con le risorse Inail, poteri che – è bene sottolinearlo – vanno esercitati con la necessaria prudenza ed in concerto con tutte le Istituzioni.  In ordine a questa prospettiva ho chiesto al ministro Guido Crosetto di avere nel ruolo di Responsabili Unici dei Procedimenti il supporto di militari e carabinieri, al ministero dell’Interno ho chiesto di poter utilizzare la struttura di prevenzione antimafia, la stessa che è impegnata nei lavori per le Olimpiadi invernali». «Il lavoro è lavoro titanico ma – ha rimarcato Occhiuto – è servito per dare ai calabresi, entro il termine della legislatura, almeno due dei tre ospedali. Auspico che da questo Consiglio regionale e in particolare dall’opposizione arrivino proposte. Non sempre è stato così».  
In apertura dei lavori del Consiglio regionale si è registrato un botta e risposta tra il capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua e il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Il capogruppo dem ha sostenuto che il dibattito andava preceduto da una informativa del presidente e commissario Occhiuto, Mancuso invece ha risposto che il governatore avrebbe concluso il dibattito,  come deciso in Conferenza dei capigruppo. Il presidente della Regione, pur dando ragione sul piano formale a Mancuso, si è comunque detto disponibile ad una preventiva introduzione informativa. (a. cant.)

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