«Vi dico che questi paesi ci stanno chiamando per baciarmi il culo». Si è espresso così Donald Trump durante la cena del National Republican Congressional Committee a Washington parlando dei Paesi colpiti dai dazi che vogliono trattare per ridurre le tariffe. Rivolgendosi alla platea dei repubblicani per rivendicare la sua linea dura, il presidente americano ha assicurano che i tanti Paesi colpiti dalle tariffe “muoiono dalla voglia” di fare un accordo.
«L’immagine è abbastanza disgustosa. Si va a trattare con prodotti di eccellenza. Le imprese italiane producono qualità, non quantità. Quindi col dialogo penso che potremo tutelare i nostri imprenditori, i nostri lavoratori e i nostri risparmiatori. Se uno pensa di andare a trattare a Washington col bazooka sul tavolo, va ricoverato». Lo ha detto il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini a un incontro elettorale, rispondendo a una domanda dei giornalisti se l’Italia sia uno dei paesi disposti a “baciare il culo” a Trump, come ha detto lo stesso presidente degli Stati Uniti.
«Le dichiarazioni di Trump sono allucinanti. Secondo il presidente americano, i paesi colpiti dai dazi lo stanno inseguendo per “baciargli il culo”. Quali paesi? Quelli europei? A questo punto è urgente che il governo italiano prenda una posizione e dichiari cosa intende fare. Al momento da parte della presidente Meloni non c’è una strategia commerciale e soprattutto non c’è una netta presa di posizione. La presidente Meloni non dice da che parte sta e soprattutto c’è grande confusione all’interno del governo. Le nostre aziende, le nostre imprese, a chi devono dare seguito, a quale linea quella di Tajani, quella di Salvini o quella della presidente Meloni? L’Italia e l’Europa devono agire unite per contrastare il disastro Trump». Lo dichiara Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio.
Trump: "These countries are calling us up. Kissing my ass." pic.twitter.com/a52SfBnsf8
— Aaron Rupar (@atrupar) April 9, 2025
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