Il 2025 continua con un’altra importante operazione antidroga realizzata nel porto di Livorno: sequestrati oltre 2000 kg di cocaina purissima, suddivisa in 1800 panetti. Un nuovo e significativo colpo assestato al traffico internazionale di stupefacenti, da parte dei funzionari del locale Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane e dai Finanzieri del Gruppo di Livorno. I panetti di “polvere bianca” erano nascosti all’interno di un container dry contenente polvere di cacao ed imbarcato sulla nave cargo Mersin Express proveniente dal porto di Guayaquil in Ecuador. Fondamentale è stata la stretta sinergia, le risorse e l’esperienza messi in campo dall’Agenzia delle Dogane e dalle Fiamme Gialle labroniche attraverso una quotidiana e metodica azione svolta diuturnamente sulle merci in arrivo ed in transito dal porto di Livorno. Sulle piazze di spaccio lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 500 milioni di euro. Lo stupefacente, campionato ed analizzato dal laboratorio della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato già distrutto presso un inceneritore in Toscana. Le attività sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze e dalla Procura della Repubblica di Livorno.
«Due tonnellate di cocaina purissima, oltre 400 milioni di euro di valore: non è ovviamente possibile che si sia trattato di un trasporto estemporaneo ed è per questo che abbiamo mandato tutti gli atti dell’indagine alla Dda». Lo ha detto oggi il procuratore capo di Livorno, Maurizio Agnello, in merito al carico di cocaina purissima sequestrata nel porto toscano dentro un container proveniente dall’Ecuador che era nascosto in un carico di polvere di cacao. «Questo sequestro – ha aggiunto il procuratore – comprova che Livorno è diventato il principale porto di ingresso della cocaina in Europa. Livorno era una tappa intermedia, cioè ovviamente il carico non era destinato qui, ma ormai abbiamo capito che si tratta di una tappa importante di quel narcotraffico internazionale che è in mano alla ‘ndrangheta o alla criminalità organizzata albanese». (redazione@corrierecal.it)
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