VIBO VALENTIA Una task force anticriminalità organizzata, l’uso di white-list e premi per le imprese che sono in anticipo rispetto al cronoprogramma. Roberto Occhiuto preme sull’acceleratore per la realizzazione dei nuovi ospedali calabresi, in virtù delle deroghe ottenute con l’ordinanza della Protezione civile. «Il governo mi ha dato grandi poteri, ma vanno esercitati con molta prudenza, soprattutto in una regione dove sono tante le infiltrazioni criminali» ha spiegato a margine del tavolo tecnico convocato oggi pomeriggio in Prefettura a Vibo Valentia a cui hanno partecipato, oltre al prefetto Anna Aurora Colosimo, anche rappresentanti del Ministero della Salute, il commissario dell’Asp Vittorio Piscitelli, il procuratore di Vibo Camillo Falvo, il presidente della provincia Corrado L’Andolina e i vertici delle forze dell’ordine.
Prima dell’incontro, il governatore ha svolto un sopralluogo sul cantiere del nuovo nosocomio vibonese. «L’ospedale – ha detto – sta crescendo in altezza e lo farà velocemente nelle prossime settimane proprio grazie a questa ordinanza di Protezione civile che ci ha consentito di aggiornare il Piano economico finanziario». Per Occhiuto, dunque, niente più ostacoli e via libera ad una rapida costruzione della struttura. I lavori, spiega, saranno tutelati dalle infiltrazioni della criminalità, grazie ad un accordo con il Ministro dell’Interno per «utilizzare la struttura del Ministero che si occupa, per esempio, della ricostruzione post terremoto nel centro Italia e della Milano Cortina. Questa struttura – aggiunge – funziona che tutte le imprese che vogliono fornire materiali ai concessionari che stanno realizzando l’ospedale si devono iscrivere in una lista del Ministero dell’Interno che, attraverso la Dia e le altre forze di polizia, fa tutti i controlli ed entro 15 giorni dice se queste imprese sono “white” o meno. Per cui – continua – sappiano le imprese criminali e quelle che si costituiscono per lucrare sull’edilizia sanitaria in Calabria che per offrire forniture dovranno iscriversi ad una white-list e saranno radiografati da tutte le forze di polizia. Questo sistema escluderà i malintenzionati e consentirà a chi ha avuto il compito di realizzare gli ospedali di lavorare in tutta tranquillità perché qualcun altro al suo posto controllerà le forniture».
Occhiuto risponde anche sulle tempistiche per cui, come affermato in passato, l’ospedale dovrebbe vedere la conclusione dei lavori per il 2026. «Non voglio fare annunci» risponde. «Oggi ho fatto un sopralluogo e che l’ospedale stia crescendo in altezza non è un annuncio ma un fatto. Il concessionario ci ha detto che entro 12 mesi ci sarà già tutto l’involucro dell’ospedale. Chi conosce la storia ricorda che per 25 volte hanno posto la prima pietra e l’anno prossimo si vedrà il lavoro svolto in questi anni che è stato importante». Passi avanti svolti anche grazie alla sinergia tra le istituzioni. «Se non ci fosse stato un atteggiamento così propositivo e costruttivo da parte della Procura, che aveva sequestrato una parte dell’ospedale, e l’impegno della Prefettura e delle Forze dell’Ordine che hanno consentito al concessionario di lavorare tranquillamente, questo ospedale non ci sarebbe». Per accelerare le tempistiche, Occhiuto spiega una “novità” presente nell’ordinanza e che consente di premiare le imprese qualora riescano ad anticipare il cronoprogramma. «L’ordinanza mi dà la possibilità di dare premi alle aziende se finiscono prima e di prevedere anche doppi e tripli turni». Un’opzione che verrà presentata lunedì alla Cittadella regionale in una conferenza apposita alla presenza del prefetto Capanaro, che anche oggi ha seguito in videocollegamento il tavolo tecnico.
Resta ancora aperta la questione per i lavori al vecchio ospedale Jazzolino, dopo la conversione di una parte dei fondi da Pnrr a Fsc, ma ancora in attesa di partire e di soluzioni che non prevedano la chiusura di reparti dell’ospedale. «Stiamo ragionando. Una delle cose che è emessa al tavolo è la possibilità di concludere un modulo del nuovo ospedale nel tempo necessario per poter cominciare a trasferire almeno una parte dello Jazzolino, ma i lavori per l’efficientamento energetico, i lavori per l’adeguamento sismico sono doverosi. Abbiamo le risorse, andranno avanti anche nel vecchio». (ma.ru.)
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