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Delitto di Garlasco, concessa la semilibertà ad Alberto Stasi

Il 41enne, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, potrà ora stare fuori dal carcere per una parte del giorno

Pubblicato il: 11/04/2025 – 14:09
Delitto di Garlasco, concessa la semilibertà ad Alberto Stasi

Alberto Stasi ha ottenuto la semilibertà. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il 41enne, condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi nel 2007 a Garlasco, potrà stare fuori dal carcere parte del giorno, non solo per lavorare ma anche per attività di reinserimento sociale, e dovrà tornare la sera a Bollate. La Procura generale di Milano aveva chiesto il rigetto dell’istanza di semilibertà, che era stata proposta dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio de Rensisi, legali di Stasi, il quale dal 2023 aveva già ottenuto il permesso al lavoro esterno e quindi va tutti i giorni a lavorare come contabile in un’azienda milanese e torna in carcere. Ora potrà stare fuori per gran parte del giorno. Non solo per l’attività lavorativa, ma anche, come prevedono le norme, per attività istruttive e di reinserimento sociale. Dovrà tornare a Bollate la sera per dormire e gli orari, comunque, saranno indicati nelle prescrizioni.

Il caso dell’intervista

La sostituta pg Valeria Marino aveva chiesto di respingere l’istanza, evidenziando un unico ‘neo’ nel suo comportamento, ovvero la mancata richiesta di autorizzazione al magistrato di Sorveglianza per un’intervista a ‘Le Iene’ il 22 marzo (andata in onda il 30) durante un permesso premio che era stato autorizzato. Per il resto, le relazioni del carcere erano «tutte positive». In un documento agli atti del procedimento, tra l’altro, il direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, aveva specificato, «ad integrazione di quanto già inviato» e «qualora utile per la discussione relativa alla misura richiesta», che l’intervista era «stata registrata durante il permesso premio» il 22 marzo e «non si sono rilevate, pertanto, infrazioni alle prescrizioni». Oggi è arrivata la concessione della semilibertà da parte dei giudici (Federica Gentile e Maria Paola Caffarena, più due esperti). Tra l’altro, a Stasi, in carcere da dieci anni, sulla carta mancano solo 4 anni e pochi mesi per finire di scontare la pena. E, comunque, tra non molto potrà chiedere pure un’altra misura alternativa alla detenzione, l’affidamento in prova ai servizi sociali. In quel caso niente più carcere per lui e sconterà la restante pena con la misura alternativa, svolgendo lavori socialmente utili. Aggiungendo, poi, anche la liberazione anticipata potrebbe finire di scontare la pena nel 2028, massimo nel 2029. 

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