CATANZARO «Non consentirò sotto il mio governo che un solo chilo di rifiuti pericolosi venga messo in quella discarica perché Eni Rewind non li smaltisce, come la Regione ha indicato con un proprio vincolo, fuori dalla Calabria». In un video pubblicato sui social, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto aveva annunciato di aver diffidato il commissario straordinario per la bonifica a Crotone, Emilio Errigo. La decisione era giunta a seguito dell’ordinanza (la n. 1/2025) rivolta «ai soggetti responsabili di avviare immediatamente gli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale». Oggi, il Tar della Calabria, ha sospeso l’ordinanza del commissario Errigo in via cautelare con provvedimento monocratico.
Secondo il tribunale amministrativo della Calabria «la concessione presidenziale di una misura cautelare d’urgenza monocratica normativamente postula – in punto di periculum in mora – l’effettiva esistenza di una situazione a effetti gravi, irreversibili e irreparabili, tale cioè da non consentire di attendere neppure il breve termine dilatorio che, ut supra,
deve intercorrere tra il deposito del ricorso e la camera di consiglio in cui deve svolgersi l’ordinario scrutinio collegiale sull’istanza cautelare; nonché, in punto di fumus boni iuris, quanto meno la non evidenza di una sua radicale insussistenza; Rilevato che, nel caso in esame, sussistono i presupposti richiamati nei limiti che si vanno a specificare, avuto riguardo in particolare, sotto il profilo del periculum, alla necessità di evitare che nelle more della delibazione in sede collegiale dell’istanza cautelare si proceda ad attività esulanti dalle operazioni meramente preliminari e propedeutiche alla doverosa attività di bonifica, che devono ritenersi consentite». Motivo per il quale il Tar accoglie l’istanza di concessione di misure cautelari monocratiche, con sospensione dell’efficacia del provvedimento impugnato e fissa, per la trattazione dell’istanza cautelare in sede collegiale, la camera di consiglio del 7 maggio 2025.
Il provvedimento del Commissario è frutto di un lungo «lavoro di analisi, studio e confronto tra amministrazioni pubbliche ad ogni livello e l’emissione dell’ordinanza è il risultato di un’attenta attività istituzionale», condotta in un contesto caratterizzato da forti divergenze interpretative tra tutti gli attori coinvolti nella gestione della bonifica. Nei mesi trascorsi, il Commissario Emilio Errigo ha operato «con determinazione per superare le resistenze e i ritardi che hanno finora impedito di avviare in modo concreto, fattivo ed efficace le previste operazioni di bonifica i cui soggetti attuatori sono Eni Rewind S.p.A. e Edison S.p.A». Secondo Errigo, infatti, «il territorio crotonese è stato ed è esposto a un grave rischio ambientale e sanitario in danno della salute pubblica dei cittadini e altri rischi e pericoli ambientali». (redazione@corrierecal.it)
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