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Ponte sullo Stretto, Salini: «Fiducioso su posa prima pietra in estate»

Ciucci: «Contiamo di ricevere tutti i via libera a ridosso di Pasqua»

Pubblicato il: 14/04/2025 – 22:18
Ponte sullo Stretto, Salini: «Fiducioso su posa prima pietra in estate»

ROMA «Mi auguro che per la Sicilia, questo ponte si possa effettivamente cominciare a costruire nel brevissimo». Così Pietro Salini, ad di Webuild a margine della presentazione di “Murales – Arte contemporanea in metro” a Roma. «Sono fiducioso, non sono ottimista, sono fiducioso perché io ci credo in quello che faccio e farò tutto quello che è possibile per quanto ci riguarda per farlo – prosegue -. Io spero che prima dell’estate si possa posare la prima pietra e che si possa finalmente cominciare a dare lavoro a tantissimi ragazzi che ne hanno non solo bisogno ma anche diritto, che si possa avere lo stesso diritto per i siciliani di essere connessi al resto del mondo che abbiamo noi, che si possa fare un’opera importante dello Stato come presenza in un’area del Paese dove si è investito effettivamente molto poco – aggiunge Salini -, che si possa connettere quella meravigliosa rete di alta velocità che oggi stiamo già costruendo in Sicilia e che stiamo costruendo per la Salerno-Reggio Calabria e che porti finalmente quell’area del paese ad avere gli stessi servizi che abbiamo noi da Roma a Milano – conclude -. Anch’io mi auguro che sia questo la democrazia».

Ciucci: «Avvio lavori in estate»


«Ritardi non sono previsti. La nostra priorità è il rispetto dei tempi, dei costi e della qualità dell’opera. Peraltro, a testimonianza dell’attenzione del governo è presente un ulteriore stanziamento di 500 milioni di euro per opere connesse al ponte, come individuate dal Cipess». Ad affermarlo è l’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, che traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter – che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report Iropi dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua. Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizzativo, è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. «Contiamo di ricevere tutti i via libera a ridosso di Pasqua», sottolinea Ciucci. L’amministratore delegato ha ricordato che il ponte è stato oggetto di critiche e fake news, come quella che l’opera sia già costata miliardi di euro mentre invece, come si evince dai bilanci di Stretto di Messina, sono stati spesi circa 300 milioni da quando è stata costituita la società, negli anni ’80. Il Ponte prevede un investimento complessivo pari a 13,5 miliardi – a fronte di un impatto sul pil nazionale di 23 miliardi di euro – e ha già ottenuto il benestare di Governo e Ue. Ciucci ha inoltre ricordato che la realizzazione del ponte verrà accompagnata da un grande piano di investimenti, pari a 70 miliardi di euro, su strade e linee ferroviarie di Sicilia e Calabria. Non è vero che c’è stato uno stop dell’Ue: «Assolutamente no – sottolinea Ciucci – E non capisco perché si continui a dire bufale sul ponte. Sono iter lunghi ma non c’è stato alcuno stop. Al momento, sono in corso di predisposizione le comunicazioni al ministero dell’Ambiente e alla Commissione Ue secondo quanto previsto dalla direttiva “Habitat” per aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale». La Stretto di Messina, ricorda Ciucci, «ha partecipato e vinto un bando europeo – Connecting Europe Facility for Transport – aperto a tutti i partner dell’Unione per il finanziamento di opere di trasporto. In questo ambito la Commissione Ue ha evidenziato l’interesse collettivo dell’opera, sulla base della sua capacità di incidere sui quattro obiettivi dei corridoi Ten-T: coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benifici per gli utenti». L’amministratore delegato ha infine citato le aziende che parteciperanno all’opera: il contraente generale Eurolink, guidato dall’italiana Webuild, affiancata da partner esteri di rilievo come la giapponese Ihi, la spagnola Sacyr e la danese Cowi; la statunitense Parsons Transportation Group che, nel ruolo di Project Management Consultant, garantirà il controllo indipendente degli aspetti progettuali e costruttivi; Edison Next Environment, che monitorerà le ricadute ambientali e socioeconomiche.

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