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Ciclo illegale dei rifiuti nel Crotonese, i vertici di Legambiente incontrano il procuratore Guarascio

«Riteniamo fondamentale che alle azioni di sequestro e repressione seguano interventi di bonifica e ripristino dei luoghi»

Pubblicato il: 15/04/2025 – 19:20
Ciclo illegale dei rifiuti nel Crotonese, i vertici di Legambiente incontrano il procuratore Guarascio

CROTONE Le presidenti di Legambiente Calabria e Legambiente Crotone, Anna Parretta e Rosaria Vazzano, insieme ai componenti del direttivo del circolo crotonese, Luigi Labonia e Francesco Perri, hanno incontrato il procuratore capo, Domenico Guarascio. «L’incontro si è svolto – è detto in una nota dell’associazione ambientalista – all’indomani delle recenti e significative operazioni condotte dal Comando provinciale della Guardia di Finanza che, sotto il coordinamento della Procura, hanno portato al sequestro di numerose discariche abusive situate in diverse aree del territorio cittadino. Si tratta di zone spesso soggette a vincoli idrogeologici, utilizzate illegalmente per lo stoccaggio di rifiuti speciali, pericolosi e non, tra cui una grande quantità di rifiuti edili, pneumatici fuori uso e amianto, il tutto in assenza delle necessarie autorizzazioni». «Durante l’incontro, nel corso del quale Legambiente ha ribadito il proprio apprezzamento per l’attività di contrasto agli illeciti ambientali – riporta la nota – si è concordato di avviare un percorso condiviso per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa volto al risanamento delle aree inquinate e alla loro restituzione alla collettività. Il procuratore Guarascio ha manifestato ampia disponibilità anche per possibili interazioni future con enti preposti ed al fine di individuare idonee procedure per la definizione delle bonifiche». «Con amarezza continuiamo ad assistere a fenomeni legati al ciclo illegale dei rifiuti – affermano Parretta e Vazzano – che arrecano gravi danni ambientali in un territorio già segnato da un’emergenza ambientale cronica e dalla mancata bonifica dell’area industriale. Per questo riteniamo fondamentale che alle azioni di sequestro e repressione seguano interventi di bonifica e ripristino dei luoghi. I crimini ambientali, purtroppo sempre più frequenti, richiedono un’intensificazione delle attività di controllo, prevenzione e contrasto, soprattutto in aree fragili come quella crotonese. Ma serve anche un impegno concreto per restituire legalità e giustizia ambientale, tutelando la salute dei cittadini e il bene comune».

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