COSENZA Ogni anno la storia si ripete e nessuno, o quasi nessuno, ci fa più caso. Il quasi riguarda prevalentemente chi vive lontano dalla Calabria e per le festività di Pasqua vuole tornare nella sua terra d’origine. Farlo, però, è diventato quasi una roba da ricchi, mentre il business sulle spalle dei cittadini avanza sempre più indisturbato.
Come denunciato pochi giorni fa da Assoutenti che ha realizzato un report sui prezzi dei biglietti per chi si sposterà da nord a sud Italia, le tariffe di aerei, treni e pullman si sono impennate in maniera vertiginosa. Un biglietto del treno di sola andata da Torino a Reggio Calabria può arrivare a costare 360 euro (+174%). I prezzi dei voli segnalano rincari fino al 470% rispetto ai giorni non festivi (+468% sulla Torino-Lamezia Terme). «Il governo – evidenzia Assoutenti – deve intervenire per evitare il solito salasso sulle tasche degli italiani, calmierare le tariffe in vigore nei giorni di festa e imporre soprattutto alle società ferroviarie un aumento dei collegamenti quando si intensificano le partenze dei cittadini».
Ad oggi però, leggendo le proteste sui social network degli utenti, nulla è cambiato. Ciononostante, tanti calabresi emigrati hanno deciso ugualmente di accollarsi delle spese elevate pur di passare qualche giorno accanto ai propri cari. Un utente ha pubblicato sul suo profilo facebook una simulazione effettuata su una piattaforma abilitata alla prenotazione dei voli, sul costo di un volo per una persona: andata Milano-Lamezia 17 aprile e rientro il 22 aprile. La spesa totale delle varie compagnie aeree va da 445 e 636 euro.
Le cifre dei pochi i biglietti ancora disponibili, come spiegato sempre da Assoutenti, raggiungono tariffe astronomiche. «Per andare in treno a Reggio Calabria partendo venerdì 18 aprile da Torino (solo andata), si spende da un minimo di 195 euro, se si scelgono orari scomodi e soluzioni con lunghi tempi di percorrenza, a 360 euro per i collegamenti migliori. Per la tratta Milano-Reggio Calabria la spesa va da 104,4 euro (sempre scegliendo collegamenti lenti) a 345 euro per quelli più veloci». L’analisi di Assoutenti si è occupata anche delle tariffe dei pullman. Partendo il 18 aprile la spesa supera i 120 euro per raggiungere Reggio Calabria partendo da Milano o da Torino. Più economico partire da Roma: 56 euro per raggiungere Reggio Calabria.
Nei giorni scorsi anche una parte di politica ha provato a porre l’attenzione sull’argomento, senza però grossi risultati. Il 10 aprile le senatrici di Italia Viva Raffaella Paita, capogruppo al Senato, Annamaria Furlan e Silvia Fregolent, in una interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia, hanno chiesto di verificare «se l’aumento vertiginoso dei prezzi dei biglietti dei treni, aerei e pullman in concomitanza con le principali festività nazionali e nei periodi di maggior mobilità non rappresenti un’ipotesi di cartello e abuso del mercato e se l’Autorità per la concorrenza e il mercato abbia avviato delle verifiche in merito». La risposta arriverà prima di Pasqua? (f.v.)
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