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Ex Statale 522, il tratto “conteso” e in preda all’incuria di Vibo Marina: per il Tribunale è della Provincia

Primo esito riguardo la strada tra Via Parodi e Bivona priva di manutenzione e quasi sempre allagata. Ma la Provincia farà ricorso

Pubblicato il: 16/04/2025 – 10:58
Ex Statale 522, il tratto “conteso” e in preda all’incuria di Vibo Marina: per il Tribunale è della Provincia

VIBO VALENTIA C’è un primo esito nel “contenzioso” tra il Comune di Vibo e la Provincia riguardo la proprietà di un tratto dell’ex statale 522 che da Via Parodi collega a Bivona. L’arteria “contesa”, sita nella zona del cementificio e alle porte di Bivona, è da anni abbandonata all’incuria e al degrado, con i due enti che si scaricano le responsabilità a vicenda. Lo scorso 6 aprile è arrivata la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia che attribuisce la competenza alla Provincia, dopo un processo relativo a un incidente mortale durato diversi anni, dando dunque ragione al Comune vibonese. «Una sentenza – ha detto il sindaco Enzo Romeo nell’ultimo Consiglio comunale – che finalmente chiarisce la proprietà e la responsabilità sull’arteria che viene attribuita all’amministrazione provinciale di Vibo Valentia».

La strada pericolosa abbandonata da anni all’incuria

Un “rimbalzo” di competenze che, fin qui, ha portato all’abbandono totale della strada, priva di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tratto, pur essendo molto frequentato e arteria principale tra Vibo Marina e Bivona, è negli anni diventato pericoloso: sterpaglie e canneti invadono la carreggiata, il manto stradale è logorato e completamente privo di segnaletica orizzontale con un “angolo cieco” che ostacola la visibilità degli autisti. L’arteria diventa del tutto impraticabile con la pioggia, che allaga il tracciato (come da foto), costringendo ogni volta la Polizia locale a intervenire chiudendo l’accesso con le transenne. Su quella strada negli ultimi anni sono avvenuti anche due incidenti mortali, quello di Raffaele Giuseppe Salvatore nel 2012 e del 18enne Denis Muzzi nel 2021.

Il rimbalzo di competenze tra Comune e Provincia

L’arteria “contesa” è un pezzo della ex Statale 522, trasmessa alla Provincia da Anas nel 2001 con il decentramento amministrativo. Palazzo ex Enel però non riconosce di sua proprietà i circa 3,5 km che collegano via Parodi alla frazione di Bivona, ovvero dal km. 10+300 al km 13+800. Secondo la Provincia nel verbale di consegna di Anas ci sarebbe solamente la nuova variante dell’ex Statale 522, ovvero la parte a monte del cementificio e non il vecchio tracciato. Quest’ultimo sarebbe stato trasmesso dalla Provincia al Comune, in base all’articolo del Codice della Strada secondo cui i tratti che attraversano un centro abitato con popolazione superiore a 10 mila abitanti vengono assegnati al Comune di competenza. Ipotesi smentita da Palazzo Luigi Razza, che al contrario sostiene che il tratto è stato dichiarato di competenza provinciale in una Conferenza dei servizi del 2003, dal momento che Vibo Marina-Bivona-Portosalvo non supererebbero i 10 mila abitanti.

Le motivazioni dei giudici

Le ragioni del Comune sono state accolte dal giudice del Tribunale di Vibo Valentia, che cita il verbale della Conferenza dei servizi del 2003 e, in aggiunta, che la sua competenza si può desumere da una delibera del 2023 con la quale veniva imposto il senso unico alternato all’interno del tratto conteso. La manutenzione spetterebbe dunque, sentenza alla mano, all’amministrazione provinciale, che pochi mesi fa aveva però escluso il tratto dal piano di investimenti per i lavori di adeguamento dell’intera ex Statale 522. Interventi che potrebbero ulteriormente slittare dal momento che la Provincia ha fatto sapere che presenterà ricorso contro la sentenza.

La Provincia ricorre in appello

La Provincia, in una nota, conferma la volontà di ricorrere in appello contro la sentenza che la condanna a pagare risarcimenti per oltre 3 milioni di euro alla famiglia della vittima dell’incidente mortale del 2012. Sentenza in cui, nel primo grado, viene attribuita la competenza della strada a Palazzo ex Enel. «In riferimento alla sentenza emessa dal Tribunale civile di Vibo Valentia in primo grado in merito all’incidente stradale mortale verificatosi sul cosiddetto “vecchio tracciato S.S. 522” si rende opportuno fornire alcune precisazioni. Fermo restando la massima osservanza nei confronti dell’Autorità Giudiziaria e delle decisioni da quest’ultima assunte si evidenzia, per quanto notorio, che la sentenza resa dal Tribunale non risulta assistita dal carattere della definitività in pendenza del termine per la sua impugnazione innanzi al Giudice d’appello ed eventualmente innanzi alla Corte di Cassazione. Sotto tale profilo, l’Amministrazione provinciale, non ritenendo di condividere l’iter motivazionale impiegato in sentenza e ritenuta quindi la necessità di impugnare il provvedimento in questione, ha già deliberato di conferire incarico per la difesa dell’Ente all’avvocato Sandro Mauro del foro di Vibo Valentia. Sebbene in tale sede non risulti opportuno evidenziare le molteplici criticità da cui risulterebbe affetta la statuizione giudiziale, per dovere di chiarezza, occorre tuttavia precisare che, contrariamente a quanto indicato in articolo, l’Anas non è stata parte del giudizio ed il Tribunale ha invece riconosciuto che il tracciato stradale in questione non è mai stato trasferito alla Provincia».

Per la Provincia la decisione sarebbe «frutto di una incompleta valutazione»

«Ad avviso della competente funzione tecnica, corroborata da una valutazione legale, la decisione adottata dal Tribunale ai fini dell’esatta qualificazione del tratto stradale teatro del sinistro, sarebbe frutto di una incompleta valutazione e di una errata interpretazione degli atti e dei documenti di causa forse anche dovuta ad una confusa e parziale produzione documentale delle controparti degli allegati facenti parte integrante di taluna documentazione a carattere rilevante. In ogni caso, una sentenza rappresenta sempre la sintesi di molteplici elementi volti a definire una singola questione e qualunque risulterà l’esito definitivo del giudizio civile è importante chiarire che tale decisione giammai potrà stabilire la titolarità della strada trattandosi di questione che risulta disciplinata da procedimenti di altra natura. L’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, pertanto, proseguirà nella tutela dei propri interessi pubblici nelle opportune sedi giudiziarie, nella piena convinzione del proprio difetto di legittimazione passiva in relazione ai fatti oggetto della sentenza del Tribunale di Vibo Valentia, che, come già annunciato, sarà oggetto di impugnazione in appello». (ma.ru.)

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