REGGIO CALABRIA Un registro regionale di persone fisiche e giuridiche e un Ufficio regionale per il coordinamento, il monitoraggio, la promozione, il controllo, la diffusione, la promozione e l’informazione dei sistemi di Intelligenza artificiale. Prende le mosse un’altra riforma della Regione, contenuta in una proposta di legge – la prima iniziativa in tal senso – presentata dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso (Lega), dal vicepresidente Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), da Giuseppe Gelardi (capogruppo della Lega) e dal presidente della Commissione Riforme Giuseppe Mattiani (Lega). L’iter per l’approvazione del testo legislativo è stato avviato dalla prima Commissione del Consiglio regionale nella sua ultima seduta, nella quale sono partite le audizioni di soggetti del settore i cui contributi potranno essere utili nella prosecuzione dell’approfondimento di una proposta con la quale in pratica la Regione scommette sull’IA e sulle sue potenzialità. La proposta di legge, che si compone di 9 articoli, intende «disciplinare e favorire – si legge nella relazione alla Pdl – l’utilizzo dell’lA in Calabria, con particolare attenzione alle società partecipate e con l’obiettivo di favorire la diffusione dell’lA nei diversi settori economici e sociali della regione. Nel dettaglio, la Pdl prevede «la creazione e istituzione di un registro regionale di persone fisiche e giuridiche (imprese, aziende, startup, spin off, associazioni, enti pubblici, Università, Istituti scolastici, etc etc) che si occupano di lA; il riconoscimento di premialità nei bandi di finanziamento regionale ai soggetti iscritti nel registro regionale; l’istituzione di un Ufficio regionale per l’lA per il coordinamento, il monitoraggio, la promozione, il controllo, la diffusione, la promozione e l’informazione dei sistemi di IA», ufficio la cui attività principale «dovrà essere basata sulla diffusione dell’informazione e della conoscenza e della comprensione delle caratteristiche della tecnologia di IA per un suo utilizzo condiviso, sicuro, equo e responsabile. La proposta, pertanto, mira a promuovere una governance responsabile e trasparente nell’adozione di questa tecnologia, garantendo al contempo il rispetto dei diritti e della privacy dei cittadini. In sede di discussione in prima Commissione sono intervenuti, tra gli altri, il presidente Luciana De Francesco (FdI), per la quale la proposta rappresenta uno strumento innovativo sperimentale, anche alla luce delle linee seguite a livello nazionale, e la consigliera regionale del Pd, Amalia Bruni. Nella prossima seduta verosimilmente saranno calendarizzate ulteriori audizioni, anche in ambito universitario. (c. a.)
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