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l’intimidazione

Spari contro l’auto della mamma di un magistrato. Libera: «Gesto mafioso»

È accaduto nel foggiano, non ci sono feriti. La reazione della politica

Pubblicato il: 20/04/2025 – 20:24
Spari contro l’auto della mamma di un magistrato. Libera: «Gesto mafioso»

FOGGIA Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi la scorsa notte contro l’auto della mamma di un magistrato, Roberto Galli, della procura di Foggia. L’auto si trovava in un comune a pochi chilometri dal capoluogo dauno. Nessuno è rimasto ferito. Sono intervenuti i carabinieri che indagano sull’accaduto. Il magistrato si sta occupando di alcune tra le più importanti inchieste che riguardano la criminalità nella provincia di Foggia. Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

Reazioni

Libera Manfredonia ed il coordinamento provinciale Libera Foggia esprimono «solidarietà al sostituto procuratore di Foggia, Roberto Galli, e alla sua famiglia», dopo l’atto intimidatorio subito sabato sera. «Un atto – prosegue Libera – che ha tutte le caratteristiche della mafiosità, compiuto da coloro che utilizzano il linguaggio della violenza per applicare i loro meccanismi di intimidazione e sopraffazione nella nostra comunità. Nel mentre confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine, chiediamo a chiunque abbia visto o sentito qualcosa di collaborare». «Al pm Roberto Galli, impegnato in importanti operazioni di contrasto alla criminalità organizzata, e a tutta la loro famiglia – rimarca Libera – va la nostra più sincera vicinanza. Non li lasceremo soli e siamo sicuri che tutta la parte sana della comunità è con loro. La comunità manfredoniana e della Capitanata tutta non resterà in silenzio ma continuerà a camminare insieme per costruire una società più giusta e libera dalle mafie».
Anche Partito democratico e il movimento Con di Manfredonia (Foggia) esprimono solidarietà al «magistrato Roberto Galli e alla sua famiglia, vittime di un vile atto intimidatorio che colpisce anche tutta la nostra comunità. Gli spari rivolti contro l’auto della madre del dottor Galli – evidenzia Con in una nota – rappresentano un gesto gravissimo, un chiaro tentativo di condizionare l’azione della giustizia e di intimorire chi, con coraggio e senso dello Stato combatte ogni giorno la criminalità organizzata sul nostro territorio. A Roberto Galli e alla sua famiglia va il nostro sostegno umano e istituzionale. Chiediamo che lo Stato risponda con fermezza, assicurando protezione a chi è in prima linea e riaffermando la presenza delle istituzioni in ogni angolo della nostra terra». Per il Pd di Manfredonia, «l’intera comunità non può restare indifferente di fronte al gravissimo atto intimidatorio perpetrato: alla nostra comunità spetta il compito di rispondere con fermezza e dignità, facendo sentire forte la propria voce di condanna e il proprio sostegno al magistrato Galli, alla sua famiglia e alle istituzioni che egli rappresenta con onore». «Qualsiasi intimidazione ai danni della magistratura rappresenta una minaccia alla democrazia». E’ quanto afferma in una nota la giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati esprimendo «solidarietà e vicinanza» al sostituto procuratore Roberto Galli di Foggia. Si è trattato di un «vile avvertimento in stile mafioso – dice l’Anm – inutilmente finalizzato ad intimorire un magistrato intransigente e coraggioso, da anni impegnato, insieme ai colleghi della Procura e del Tribunale, nell’affermare la legalità in un territorio ferito da un fenomeno criminale che lo Stato è impegnato a contrastare con la massima determinazione». Il deputato Giandiego Gatta, il circolo ed i consiglieri comunali di Forza Italia Manfredonia esprimono «sentimenti di partecipazione solidale nei confronti del sostituto procuratore della Repubblica di Foggia Roberto Galli vittima di un vile atto intimidatorio». «Siamo da sempre schierati dalla parte dei servitori dello Stato – aggiungono gli esponenti di FI – impegnati nella lotta contro ogni forma di criminalità. La nostra comunità non può tollerare gesti di tale natura, diretti ad inficiare la prevenzione e repressione delle manifestazioni delittuose ed a minare, dalle fondamenta, la civile convivenza». «Confidiamo nell’operato delle forze di polizia e degli organi inquirenti salentini – concludono – ai fini dell’individuazione degli autori di questo, grave ed inaccettabile, attacco all’istituzione giudiziaria».

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