MESSINA Il Tribunale del Riesame di Messina ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare che aveva raggiunto Antonella Chiera e Domenico Zannino, entrambi nati a Soriano Calabro, in forza della quale erano ristretti agli arresti domiciliari. Entrambi sono difesi dall’avvocato Sandro D’Agostino, che fin dall’interrogatorio di garanzia aveva chiesto al gip di rivedere la posizione dei due.
Le indagini hanno ricostruito l’operatività, dal 2022 ad oggi, di un’associazione per delinquere, dedita principalmente alla raccolta di scommesse sportive clandestine a quota fissa e gioco d’azzardo, mediante l’utilizzo di piattaforme di gioco on-line illegali; nonché al successivo reimpiego degli ingenti profitti ricavati, grazie a compiacenti presta nomi, ai quali sono stati trasferiti, in modo fraudolento, beni e denaro. L’ordinanza del gip aveva disposto misure di custodia cautelare, fra carcere e arresti domiciliari, per 22 persone coinvolte nell’operazione coordinata dalla Procura di Missina era stata eseguita due settimane fa dalla Guardia di Finanza.
L’organizzazione, secondo quanto sostenuto nell’impianto accusatorio, avrebbe sviluppato dal 2022 un giro di scommesse sportive clandestine a quota fissa, attraverso piattaforme di gioco online illegali, per poi reimpiegarne i profitti utilizzando dei prestanome. Attraverso la gestione formale di Punti Vendita e Ricarica (Pvr), che operavano sotto il marchio di piattaforme legali, il gruppo avrebbe attirato clienti, promettendo vincite più alte rispetto ai canali ufficiali. All’interno di queste sale, ha sostenuto la Procura, sarebbe stata quindi proposta l’opzione di giocare su computer dedicati, collegati a piattaforme illegali, identificate dall’estensione “.com”, anziché la legale “.it”. (redazione@corrierecal.it)
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