REGGIO CALABRIA Una task force (che in futuro diventerà un Osservatorio) composta da tutti i soggetti interessati sulle problematiche ambientali di Crotone (aree Syndial) e la realizzazione di un Accordo di programma quadro in raccordo con i ministeri dell`Ambiente e dello Sviluppo economico. Inoltre: “un`operazione trasparenza” con la creazione di un sito internet che compia un monitoraggio sistematico sugli step della bonifica e che funga da banca dati circa atti e documenti ufficiali. Sono alcune delle decisioni assunte dalla IV commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio – Protezione dell`Ambiente” presieduta da Alfonso Dattolo a conclusione di una lunga seduta nel corso della quale sono state audite le rappresentanze Eni Syndial (la delegazione era guidata da Enrica Barbaresi, responsabile per i rapporti con gli enti locali e le istituzioni, e Pier Filippo Mocciaro, program manager Syndial per l`area di Crotone) e le associazioni ambientaliste. «Sostanzialmente – ha spiegato il presidente Dattolo – è stato fatto il punto, per la prima volta in Commissione, e di ciò ringrazio i rappresentanti Eni Syndial, sulle tre aree specifiche della città di Crotone: l`ex Pertusola, l`ex Agricoltura e l`ex Fosfotec. Il tutto – ha puntualizzato – con la presenza delle associazioni ambientaliste che hanno avuto l`occasione di confrontarsi direttamente con Eni Syndial». All`audizione di oggi (sia di Eni Syndial che delle associazioni ambientaliste – Fabbrikando l`Avvenire, Classe Differente, Circolo Ibis di Legambiente Crotone ed Arci – ) si è giunti dopo che lo scorso 30 luglio era stata effettuata (insieme a Eni Syndial, ai membri della stessa Commissione, alla vicepresidente della giunta regionale Antonella Stasi, alle istituzioni locali e all` Arpacal) una visita conoscitiva del sito Syndial di Crotone. Nel corso dell`audizione, Eni Syndial ha auspicato la convergenza con il territorio e le istituzioni locali per proseguire con il piano di bonifica. «Dopo avere ascoltato gli interventi degli esponenti di Eni Syndial – ha commentato il presidente Dattolo – voglio esprimere la mia soddisfazione per la qualità del dibattito su temi assai delicati. Credo che siamo sulla buona strada. Sono convinto che il confronto di oggi potrà finalmente aiutarci a fare chiarezza, al fine di restituire parte di un territorio in cui insistono delle note criticità ai suoi abitanti, senza rinunciare all`imprescindibile valore della salute, facendo salvo il dialogo tra istituzioni e cittadini. Oggi sono state fornite informazioni preziose sui siti interessati dai processidi bonifica; sulle attività non ancora decise all`interno del piano di bonifica approvato, che possono essere oggetto di un ulteriore confronto tra Eni Syndial, istituzioni e cittadini; e infine sulle criticità che non permettono di dare scadenze certe ai tempi della bonifica. Ovviamente, la Commissione continuerà a vigilare con la massima attenzione sull`intero processo in atto, coinvolgendo le associazioni e nella speranza che presto il piano di bonifica venga portato a conclusione». Le associazioni audite, da parte loro, hanno auspicato «il coinvolgimento dei cittadini per una piena condivisione delle scelte assunte ai fini della bonifica dei siti inquinati. Da quando, nel 2001, il ministero all`Ambiente aveva dichiarato l`area di Crotone Sin (Sito di interesse nazionale) – hanno sostenuto -, non vi è stata una sola occasione di confronto che invece è finalmente arrivata grazie alla commissione “Ambiente” del consiglio regionale, con il sopralluogo il 30 luglio scorso. Oggi, dunque, occorre prevedere un tavolo di confronto a cui possano prendere parte Istituzioni, Syndial e rappresentanti dei cittadini». «Infine chiediamo alla Syndial – hanno concluso le associazioni – di sciogliere i nostri dubbi fornendo nuovi utili chiarimenti sull`efficacia a breve termine delle tecniche di bonifica individuate, in particolare rispetto alla fitorimediazione e all`Ena».
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